A Valduggia Carta canta - I AM CALCIO NOVARA

A Valduggia Carta canta

Carta posa con la casacca del Valduggia
Carta posa con la casacca del Valduggia
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Ci sono certe offerte che non si possono rifiutare, quei treni che passano una volta sola nella vita. Deve avere pensato proprio questo Roberto Carta quando ha ricevuto la chiamata del Valduggia per volare in Promozione per la prima volta a 30 anni suonati, dopo aver fatto caterve di gol tra Prima e Seconda categoria con una miriade di magliette addosso, le ultime quelle di Romagnano e Pro Ghemme. Una trattativa-lampo anche perché il giocatore non ci ha pensato per più di quattro-cinque giorni, prima di dire sì: "Era la mia occasione, non potevo rifiutare perché non ne avrei avuta un'altra" confessa il giocatore dopo aver reso ufficiale la firma con la società sesiana.

- Una chiamata quasi inaspettata anche per te Roberto, che stavi già programmando l'avvio della prossima stagione ancora a Ghemme.

"Sinceramente non me l'aspettavo proprio ma sono stato strafelice mercoledì quando la società mi ha chiamato. Ci ho pensato davvero poco, ho 30 anni e questa è davvero un'occasione sensazionale, sono entusiasta".

- Arrivi probabilmente con la maturità giusta per vivere al massimo questo campionato di Promozione: cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

"Difficile dirlo perché la Promozione è una categoria che non conosco. Sicuramente ho tanta voglia di fare il massimo possibile per ripagare la fiducia che ha riposto in me la società, sono carico e non vedo l'ora che cominci la stagione".

- Conosci già l'ambiente che troverai a Valduggia, la dirigenza, il mister e i compagni?

"Sicuramente conosco qualcuno dei giocatori per trascorsi nelle stesse squadre in passato. Conosco anche il tecnico, anche se non ho mai avuto il piacere di lavorare con lui mentre con il direttore sportivo Boi ho parlato al telefono e l'ho conosciuto solo al momento della firma del tesseramento".

- Quanto è stato difficile lasciare Ghemme dopo essere ormai diventato uno dei giocatori di riferimento della squadra?

"E' stata una scelta molto complicata proprio per questo, è la squadra del mio paese e ci giocano tanti amici. Mi sono tolto un sacco di soddisfazioni con la casacca della Pro Ghemme, ho dato tutto quello che avevo ma ho ricevuto anche tanto da tutti. L'unica cosa che mi auguro è di vederli trionfare l'anno prossimo anche senza di me".

Carmine Calabrese