Le pagelle di Novara-Brescia - I AM CALCIO NOVARA

Le pagelle di Novara-Brescia

Le pagelle del Cala
Le pagelle del Cala
NovaraSerie B

NOVARA

- Kosicky 6: Prende due gol, ma stringe la palla fra le mani solamente quando ruba il tempo in uscita a Scaglia che si era inserito in area. Duro il mestiere di portiere!

- Golubovic 5,5: Il ragazzo in prestito dalla Roma parte molto, molto timido. C'è da capirlo, è a Novara da pochi giorni e nemmeno parla la nostra lingua. Non sbaglia molto, anche perché si affida a passaggi semplici e per lo più laterali, non disdegnando il retropassaggio al portiere. Non merita la sufficienza però, perché l'infilata presa da Scaglia scattato sul filo del fuorigioco poteva costare cara.

- Perticone 5,5: Parte molto bene, come migliore della difesa. Dinamico, aggressivo, in anticipo anche sulla trequarti. Sul gol, però, non è dove dovrebbe essere e commette anche l'ennesima ingenuità, facendosi ammonire e squalificare per Padova. Non è un ragazzino, certi errori da inesperti andrebbero evitati.

- Vicari 6,5: Anche lui non immune da colpe sullo 0-1. Meno spavaldo di Romano nella prima mezzora, ma più continuo e costante nel corso della gara. Ottime chiusure nella ripresa contro un osso duro come Caracciolo, non ha paura a gestire il possesso, scegliendo senza fretta l'opzione più congeniale.

- Lambrughi 6: Tocca una caterva di palloni nella ripresa dato che il Novara a destra con Golubovic trova poca spinta. Affonda però troppo poco, non rischiando a sufficienza visto il risultato che ci vedeva sotto di due reti. Cross rivedibili, il piede non è così morbido.

- Faragò 6: Indiavolato nella prima mezzora, lo si trova a ricever palla, a sovrapporsi, a smistare gioco. Si affloscia dopo la rete ospite e gioca una ripresa mediocre.

- Rigoni 6: Regista preciso, ma un po' compassato, nel momento migliore del Novara, si trasforma in mediano tuttofare nella difficile ripresa. Esiti alterni, ma è piaciuto molto vederlo inseguire gli avversari affondando anche il tackle. Certo, da lui ci si aspetterebbe la lampadina accesa, almeno a sprazzi.

- Pesce 5,5: Comincia la gara con una voglia matta di mordere il pallone ed inseguire gli avversari, ma spesso è troppo precipitoso come quando tira da San Pietro Mosezzo sperando di pescare chissà quale jolly. Dalle sue parti Benali si dimostra un avversario di livello, mettendolo più volte in difficoltà.

- Lazzari 5,5: Il ruolo di mezza punta pare proprio non sentirlo suo. Si applica cercando di interpretarlo a modo suo, prendendo qualche spazio sul laterale per uscire dal traffico, ma raramente si rende pericoloso e quando lo fa parte sempre dall'esterno.

- Manconi 6: Sprinta che è un piacere, sfuggendo più volte alla marcatura bresciana, ma le maglie a V dei lombardi sono veramente troppo fitte per riuscire a incunearsi. Calori lo sostituisce quando il livello della sua prestazione comincia a precipitare. Esordio dal primo minuto comunque positivo.

- Sansovini 5: Accerchiato dagli alti difensori ospiti, raramente riesce a farsi vivo dalle parti di Cragno e quando lo fa il giovane portiere fiorentino si oppone di pugno. Servito poco e male (tanti cross sprecati), sbaglia comunque lui stesso più volte a combinare nello stretto. Serata no.

- Rubino 7: 86 reti in maglia azzurra, come Silvio Piola. L'uomo dei record non si accontenta del primato italiano ottenuto nel 2011 per aver segnato in tutte le categorie professionistiche con la stessa maglia e va ad affiancare un centravanti che è leggenda. Ma poi, che impatto ha sulla gara? Entra ed in una manciata di secondi trova la rete della speranza. Inutile precisare che da lì in avanti sarà il sorvegliato speciale della retroguardia ospite fin dentro agli spogliatoi.

- Gonzalez 5,5: Entra e prova ad invertire la tendenza calciando due volte verso la porta di Cragno, ma la distanza è tanta e le conclusioni un po' forzate. Solita voglia matta, ma come da un pò a questa parte, ciccia poca e niente.

- Lepiller 5,5: Ci risiamo. Sono il suo primo estimatore, ma Matthias così non ci serve. Entra non sapendo dove andare, nella vana speranza di ricevere un pallone da spedire con potenza inaudita fra i pali. Non è tonico, non ha gamba, non ha l'incisività che l'ha caratterizzato nel devastante girone di ritorno dello scorso campionato.

- Calori 5: La formazione prepartita stavolta sembra più convincente, per lo meno negli uomini. Per quanto riguarda lo schieramento, probabilmente Lazzari avrebbe fatto meglio se fosse partito da esterno, mentre Manconi ha una tale facilità di corsa che non avrebbe risentito molto del piazzamento sull'ala. Lascia un po' perplessi la gestione dei cambi, sia per quanto riguarda i tempi che per quanto riguarda gli interpreti coinvolti. Non dico che bisognerebbe mettere 5-6 punte quando si perde, come da Mourinhana memoria, ma probabilmente un terzo attaccante puro al posto di Lazzari, o addirittura di un centrocampista, si poteva osare. E invece, dentro due punte e fuori altre due, con lo scenario tattico che è rimasto di fatto immutato fino a fine gara. Certo, soprattutto considerando la gara in casa, sono mancate la spinta e le sgroppate di quello che si rivela un incursore aggiunto come Crescenzi, al posto del quale è stato schierato un giovane, ma ovviamente impacciato Golubovic. Glissiamo sull'uscita riguardante il pubblico. Vero che lo stadio lunedì non era certo un ambiente coinvolgente, ma i tifosi azzurri hanno seguito ovunque e comunque la squadra, pure in tempi di magra di risultati, contestando poche volte e in maniera civile il Novara in questi mesi difficili. Parole mal riposte e non meritate.

BRESCIA

- Cragno 6,5: Qualche intervento, nessuno da applausi, a proteggere lo specchio. Nonostante la giovane età, estrema sicurezza e disinvoltura nell'andare a prendere palloni vaganti in area di rigore, qualcuno dei quali difficile come quello tolto alla mezzora dalla testa di Manconi. Ha dimostrato di avere già il campionario del portiere "furbetto": fingendo di essere colpito da un avversario, stramazza da solo al suolo. Evitiamo?

- Paci 6: La solita generosità e qualche sbavatura, ma il reparto tiene, nonostante le iniziali pressioni azzurre. Complice del pasticcio che porta Rubino ad accorciare le distanze.

- Coletti 6,5: Regista del pacchetto difensivo, dimostra anche di avere un discreto piede quando cerca di impostare da dietro.

- Di Cesare 6,5: Il migliore del terzetto arretrato. Gioca con sicurezza e personalità, partecipando attivamente a qualche attacco, ma prima di tutto fa il suo mestiere: concede poco agli avanti novaresi.

- Mandorlini 6: Gioca una partita di un anonimo che più anonimo non si può, ma questo non è necessariamente un male, se sei un esterno di centrocampo senza licenza di offendere, ma che bada solo a non prenderle. Non ha sofferto, quindi missione compiuta.

- Benali 6,5: Bravo. In generale, e a sdoppiarsi nella doppia mansione di interno destro nella fase iniziale e di perno centrale dopo l'infortunio di Budel. Giocatore con gamba, tempi e piede.

- Budel 6: Giocatore più fragile del governo Letta, fino allo sfortunato momento dell'infortunio giostra in mediana con esperienza e consapevolezza.

- Grossi 7: Un gol e un assist. Niente male per un esterno puro adattato con successo. Spacca la partita nei momenti decisivi, pur non facendo poi nel complesso dei 90 minuti una così brillante gara.

- Scaglia 6: Qualche fiammata piazzata qua e là all'interno di una partita diligente. Spreca la prima vera palla gol del match dopo essersela procurata con un taglio perfetto.

- Sodinha 6,5: Sarà anche appesantito, ma la testa è svelta e il piede delicato. Mette lo zampino nella rete dello 0-1 e batte l'angolo per il raddoppio delle rondinelle.

- Caracciolo 7: 14 centri in 20 gare per un giocatore che a questi livelli (e a quelle latitudini) fa la differenza. Dopo il gol da ex al Palermo, senza pietà si ripete bucando ancora una volta la rete del Novara (e sono quattro). Fa reparto da solo dettando ai compagni trame e tempi di gioco. Il Brescia affida a lui le sue ambizioni playoff.

- Olivera 6: Ancora in rodaggio, ma il pedigree è del giocatore di classe superiore e a tratti lo si percepisce.

- Corvia s.v.

- Saba s.v.

- Bergodi 6,5: Il suo Brescia non gioca una grande gara a Novara, ma è lesto ad approfittare delle circostanze favorevoli nel momento in cui si presentano. Dopo una bella serie di risultati, lo sbarco nella zona playoff di questa modesta serie B era d'obbligo. Difficile dire dove possa arrivare questa squadra, anche se è auspicabile osare di più: per larghi tratti il Brescia è parso l'Avellino che a furia di arroccarsi ha finito col perdere al Piola. Complimenti comunque per una vittoria pesante che crea entusiasmo e magari permetterà di esprimersi meglio in futuro.Il suo Brescia comunque sa soffrire, perché essendo ben organizzato e con meccanismi oliati riesce a contenere e rintuzzare gli attacchi avversari.

Stefano Calabrese