Oleggio, la gara scappa dagli undici metri - I AM CALCIO NOVARA

Oleggio, la gara scappa dagli undici metri

Il rigore vincente di Casiraghi
Il rigore vincente di Casiraghi
NovaraPromozione Girone A

Si può dire un tempo per uno, 1-1 finale e tutti a casa contenti? Forse sì, ma è difficile far digerire questo assunto a chi, come l'Oleggio, ha avuto nel finale la palla per portare a casa l'intera posta e ha visto sfumare dagli undici metri la possibilità di festeggiare un'altra domenica a punteggio pieno in testa alla classifica. Ancora una volta la Castellettese ha dimostrato di essere in piena convalescenza, una squadra non ancora formata dal punto di vista tattico e che soffre maledettamente le assenze dei suoi uomini di punta (il pur volenteroso Peterking non può valere Magnoni). C'è di buono che i ticinesi, messi di fronte a quella che è forse al momento la compagine più quadrata di questo campionato di Promozione, hanno tenuto botta riuscendo a portare a casa un punto che in questo momento va letto in maniera positiva. La squadra di Dossena ha dato impressione di grande solidità tanto che, se migliorerà nella cattiveria sottoporta nei momenti chiave delle gare, potrà sicuramente dire la sua anche in chiave campionato.

Quarto d'ora di fuoco Non ha mezzi termini un primo tempo che annoia per oltre mezz'ora salvo accendersi nel finale. Lo schieramento ad albero di Natale scelto da Rovellini, che lancia da subito in campo Ceriani, si contrappone al folto centrocampo scelto da Dossena con Lo Russo davanti alla difesa a reggere un reparto a quattro che sostiene l'unica punta Minniti, ma il risultato è quello di annullarsi praticamente a vicenda. A partire forte è l'Oleggio che nei primissimi minuti cerca di sfruttare i varchi lasciati dai ticinesi e quasi ci riesce al primo giro d'orologio, quando un'azione avvolgente chiama alla battuta Vacirca con la palla che, deviata, non esce di molto oltre la traversa di Boatto. L'Oleggio resta più intraprendente soprattutto dal lato presidiato da Iaria, ma con il passare dei minuti i ticinesi prendono le misure agli avversari, trasformando la partita in una guerra di posizione stantia, ben identificata dalla conclusione di Loew al 31' che termina molto distante dai pali oleggesi. Tutto cambia intorno al 35', quando un break di Capacchione mette in movimento Minniti che serve arretrato per l'accorrente Caporale, il cui tiro è sballato; è però il segnale che l'Oleggio è tornato a premere con decisione e i frutti si vedono quasi subito. Al 36' Zuliani spinge sulla sinistra prima di servire Minniti, il cui tiro strozzato diventa un assist per Vacirca che incredibilmente cicca il pallone sottoporta. Lo stesso Vacirca si fa però perdonare al 38' finalizzando al meglio un gioco a due tra Paliotta e Minniti con un fendente all'incrocio dei pali su cui Boatto nulla può. La Castellettese reagisce subito e al 41' Macchione si accentra per offrire palla a Casiraghi che, con un tiro a giro, coglie in pieno il palo interno a Pitaro battuto.

Dischetto amaro La Castellettese non può essere quella vista nella prima frazione e il primo quarto d'ora della ripresa rinfranca i cuori dei tifosi ticinesi: passano solo 5' e la pressione dei padroni di casa si concretizza in un calcio di rigore concesso per fallo su Zaniboni atterrato in una delle tante mischie conseguenti alle battute dei corner; dal dischetto si presenta Casiraghi che spiazza Pitaro per il pari. I ticinesi potrebbero addirittura passare in vantaggio, ma al 13' Albanese attende troppo per calciare davanti a Pitaro, consentendo a Iaria di recuperare alla disperata. Da qui in poi sarà solo Oleggio e a salire in cattedra dovrà pensarci Boatto: al 20' Minniti si libera al tiro dalla distanza con una conclusione potente ma fuori bersaglio, un minuto dopo Capacchione ci prova a giro, ma il pallone non prende l'effetto voluto non trovando lo specchio. Al 23' la sassata di Villa scalda le mani di Boatto che alza sopra la traversa, poi è Vacirca che slalomeggia in mezzo agli avversari, ma conclude con una puntina brutta da vedere (25') senza servire il meglio piazzato Minniti che al 27' prova a fare tutto da solo con una girata acrobatica che termina non lontana dai pali. Ancora Boatto è bravo sulla cannonata di Zuliani che il portiere ticinese trattiene in due tempi (36'), ma è al 39' che l'estremo difensore di casa vince la palma di migliore in campo andando a neutralizzare il rigore calciato da Minniti e concesso per una trattenuta evidente di Loew su Paliotta. L'errore dal dischetto spegne le velleità ospiti e la divisione della posta diviene effettiva al triplice fischio del positivo Venara.

Il dopo gara Ha un sorriso amaro Giorgio Dossena quando ripensa allo svolgimento del match: "Difficile essere contenti di aver solo pareggiato oggi, abbiamo avuto tante occasioni non sfruttate a cominciare dal rigore: è un peccato, ma fa parte del gioco. La prestazione è stata positiva come del resto lo sono state le ultime. La Castellettese è una buonissima squadra e credo che la partita sia stata bella perché giocata da ambedue le compagini a viso aperto, senza tatticismi esasperati. Le tante occasioni che costruiamo sono frutto di una maggior compattezza difensiva che ci permette di recuperare palla più alti ed esser da subito pericolosi. Puntiamo a qualcosa di importante quest'anno, anche perché partiamo da una base che nella scorsa stagione non poteva esserci". Al contrario, con molto realismo, Massimo Rovellini analizza la gara partendo dai problemi: "Abbiamo rischiato molto anche perché l'Oleggio è una squadra che gioca molto bene, ma nel secondo tempo siamo riusciti a raddrizzare il risultato. Certo, abbiamo qualche lacuna davanti, perché è difficile regalare un giocatore come Magnoni che al momento non possiamo sostituire, ma questa è la rosa che ho tra le mani e devo fare di necessità virtù. Sapevamo che l'avvio non sarebbe stato semplice, anche perché qui c'è da ricostruire una squadra da zero, per questo credo che l'uscita dalla Coppa non sia un dramma: dispiace per la figura che abbiamo fatto soprattutto di fronte all'Arona, ma con gli uomini a disposizione al momento non potevamo reggere due competizioni".

CASTELLETTESE-OLEGGIO 1-1

Reti: 38' Vacirca (O), 5'st Casiraghi su rig. (C).

Castellettese (4-3-2-1): Boatto; Golfetto, Pedotti, Palmieri, Zaniboni; Loew, Ceriani (37'st Lekstakaj), Macchione; Casiraghi, Albanese (17'st A. Galletti); Peterking (30'st Vezzani). A disposizione: Tugulu, Lara, Sanna, G. Galletti. All.: Rovellini.

Oleggio (4-1-4-1): Pitaro; Iaria, Sironi, Spaltini, Zuliani; Lo Russo; Paliotta, Caporale (29'st Daniele), Capacchione (22'st Villa), Vacirca (35'st Perucca); Minniti. A disposizione: Martinone, Gualini, Bisesi, Bovo. All.: Dossena.

Arbitro: Venara di Vercelli.

Note: ammoniti Palmieri, Macchione, Zaniboni, Loew e A. Galletti per la Castellettese, Caporale e Capacchione per l'Oleggio. Al 39'st Boatto (C) para un calcio di rigore a Minniti (O). Prima della gara è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo della scompara dell'ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

CASTELLETTESE

Boatto 7: Salva i suoi con una serie di parate una più bella dell'altra, una prestazione a cui il rigore parato mette solamente la ciliegina sulla torta.

Golfetto 5: Preso in mezzo dalle sovrapposizioni operate dagli avversari, ci capisce poco concedendo a Vacirca tempo e spazio per fare più volte male.

Zaniboni 6: Cerca di non affondare reggendo l'urto che l'Oleggio porta sulla fasce e guadagnandosi un rigore di importanza capitale.

Ceriani 5,5: Cerca, senza riuscirci, di prendere per mano un centrocampo che ha bisogno di fiato e geometrie che al momento latitano.

- 37'st Lekstakaj s.v.

Pedotti 6,5: Se la Castellettese non frana in maniera evidente, c'è anche il suo zampino; con esperienza tiene in piedi una difesa mai sicura.

Palmieri 5,5: In difficoltà nell'uno contro uno, ha a volte troppi avversari da fronteggiare simultaneamente per non andare in sofferenza.

Albanese 5,5: Parte bene, mostrando qualche buona idea che non riesce ad attuare nella prima mezz'ora, ma si perde alla distanza.

- 17'st A. Galletti 5,5: Inserito quando l'Oleggio comincia a premere maggiormente, ha il suo bel daffare per non soccombere in toto.

Loew 5,5: Partita non da buttare, rovinata dall'errore che nel finale dà la possibilità all'Oleggio di prendere il volo.

Peterking 5,5: Nulla da eccepire sulla generosità che mette nello stare in campo, ma è il terminale offensivo della squadra è in zona gol non lo si vede mai.

- 30'st Vezzani s.v.

Casiraghi 6,5: Un palo e un rigore realizzato ne fanno il giocatore di movimento migliore del lotto dello schieramento di casa.

Macchione 6: Gioca con un furore agonistico al tempo stesso positivo e negativo che lo fanno essere quasi in tutte le azioni più importanti, ma che lo portano a sbagliare molto per troppa foga.

OLEGGIO

Pitaro 6: Si inchina solamente dal dischetto, anche se gli avanti ticinesi non gli danno molte occasioni per mettersi in mostra.

Iaria 6,5: Terzino per necessità, ha la visione di chi sa giocare anche più avanti, come fa nel finale d'attacco per gli arancioni.

Zuliani 6,5: Cresce partita dopo partita, tanto da essere ormai uno degli esterni più apprezzati dell'intero campionato.

Lo Russo 6,5: Guida il centrocampo con i tempi di chi ha acquisito una sicurezza mai avuta in passato, dimostrando che la fiducia di Dossena è ben riposta.

Sironi 6: Una Castellettese che gioca praticamente senza punte è un banco di prova che non può intimidirlo.

Spaltini 6: Reagisce agli sbadigli che gli toccano in difesa lanciandosi in un paio di sortite palla al piede "alla Lucio" che non sortiscono però effetti.

Caporale 6: Unisce alla solita mobilità anche la maturità nel gestire i tempi per gli inserimenti, anche se deve assolutamente migliorare in fase conclusiva.

- 29'st Daniele Lombardo s.v.

Capacchione 6,5: Spacca la partita con i break palla al piede che sono ormai diventati marchi di fabbrica e danno il là alle fortune oleggesi.

- 22'st Villa 6: Scende in campo senza remore, inserendosi più volte in appoggio ai compagni per arrivare al tiro o al cross pericoloso.

Minniti 5,5: Gioca di sponda in maniera sublime, manca il gol per una questione di centimetri, ma paga il macigno di un rigore decisivo gettato alle ortiche.

Paliotta 6: Non riesce ad entrare nei momenti decisivi della gara, a cui potrebbe dare una svolta con i suoi colpi.

Vacirca 6,5: Croce e delizia, sbaglia il gol più facile per segnarne uno pochi secondi dopo dall'alto coefficiente di difficoltà. Prendere o lasciare.

- 35'st Perucca s.v.

Carmine Calabrese