Il Briga dice basta: "Pretendiamo rispetto e serietà dagli arbitri"

Il presidente Piero Ottone

E' un duro sfogo e una reprimenda verso il mondo arbitrale quello che ha voluto lanciare il Briga attraverso un articolato comunicato stampa all'indomani della gara interna persa contro la Pro Eureka e viziata da più di una svista della terna arbitrale che ha inciso in maniera sostanziale sul risultato della gara. Non una prima volta che ciò si verifica ai danni della società novarese che si è vista negare più di un punto in questa stagione da condotte di gara spesso censurabili e che hanno indotto la dirigenza, con in testa il Presidente Piero Ottone, ad intervenire con parole di fuoco per pretendere rispetto e un atteggiamento più equo nei confronti di una squadra che punta alla salvezza ma che in questo momento si sente presa di mira.

Di seguito il comunicato, che riportiamo integralmente:

"Dopo l’ennesima partita condizionata da pesanti errori arbitrali la nostra società ha deciso di “farsi sentire” attraverso questo sito e attraverso molti altri organi di stampa.

Cinque o sei episodi sconcertanti in ogni delle dieci partite da noi analizzate in sede ci sembrano davvero troppi. Basterebbe solo uno a cambiare l’esito del risultato.

Se la nostra società ha perso match per superiorità avversaria o per limiti di gioco, è altrettanto vero ed inconfutabile che gli altri incontri senza punti, sono frutto di direzioni di gara terrificanti.

Espulsioni senza senso unite a grossolani errori di valutazione ci hanno tolto parecchio di ciò che meritavamo di avere.

Tv e carta stampata ci hanno dato in questi mesi ragione, grazie soprattutto all’ausilio di filmati che ci hanno aiutato a sostenere la nostra tesi.

Dopo la sconfitta di ieri il nostro presidente si è detto “deluso e demoralizzato per i torti subiti in questa stagione”.

I filmati di vari Tv locali ci daranno ancora volta un elemento utile che ci servirà a “farci sentire” nelle sedi opportune.

Vogliamo sottolineare che la seconda espulsione di questa stagione del nostro tesserato Cristian Bertani è sopraggiunta per motivazioni assurde.

Ancora una volta le riprese ci hanno dato la sensazione che, purtroppo, il nostro giocatore sia stato allontanato dal campo ingiustificatamente. Questa è la seconda volta in poche settimane e la cosa pesa anche a livello morale e mentale sul nostro giocatore.

Un esempio di errori lo diamo con il match di ieri:

Nei novanta minuti, ci sono stati due gol negati, due rigori netti a nostro favore non assegnati e due gol subiti su chiare azioni viziate da errori arbitrali. Queste sono state chiare prove di come certe decisioni stiano influendo sul nostro campionato.

Non vogliamo nascondere alcune nostre lacune sportive dietro gli errori arbitrali, ci mancherebbe, ma dopo ciò che è avvenuto nell’ultima partita abbiamo deciso di non restare in silenzio.

Pretendiamo serietà e professionalità uguale a quella che la nostra società mette in ogni incontro che sostiene e a cui partecipa.

Siamo certi della buona fede arbitrale ma alcune assegnazioni “non imparziali” ed episodi assai gravi non possono passare inosservati.

Speriamo davvero che il 2025 porti un miglioramento della classe arbitrale, che purtroppo non solo in Piemonte, ma anche in molte parti d’Italia è a livelli spesso insufficienti.

Speriamo che questo sfogo possa far capire all’AIA che serve maggior controllo sui suoi tesserati.

Questo nostro sfogo credo si unisca a molti altri che spesso leggiamo on line, provenienti anche da società di altre province e regioni.

Possiamo capire che gli errori fanno parte dell’essere umano e che un arbitro possa sbagliare ma qui siamo oltre ogni limite.

Nonostante il periodo difficile, la società ACD Briga augura alla classe arbitrale e alla loro dirigenza buone feste, sperando davvero di non vedere più certi episodi e che ci sia un clima disteso e sportivo.

Siamo certi che la serenità e i sorrisi dentro e fuori dal campo siano la cosa più bella da vedere nel calcio: che si vinca o che si perda.

Auguri da parte nostra che il nuovo anno sia vincente per ogni società calcistica".

Carmine Calabrese

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