Ivano Bordon, l'Uomo dietro il Campione

Ivano Bordon, campione mondiale

Una località della Romagna, una spiaggia con disegnato un cuore. Fiori fucsia, vasi bianchi, frasi del giorno scritte su una lavagna a darti il benvenuto. Una spiaggia così curata che si fermano tutti a fotografarla. Siamo a Bagno Berto, il bagno del cuore, a San Mauro a Mare.                 Un uomo e una donna all’ultima fila di ombrelloni prendono il sole come in vacanza, eleganti, semplici, riservati. Sembra quasi volersi confondere tra la gente. Ma la gente ricorda bene, nonostante la spiccante e commovente umiltà. 

Lui è Ivano Bordon, ex portiere dell'Inter e della Nazionale, che accompagnato dalla moglie Elena trascorre qui le vacanze da oltre 40 anni. Ivano è un uomo d’altri tempi, non è una frase retorica e vicino a lui c’è una donna speciale, sua moglie. Al Bagno Berto si è presentato il suo libro "In presa alta” dove si racconta, a cura di Jacopo della Palma, imprese e curiosità di un campione che ha fatto la storia del calcio.

Ivano fu campione del Mondo Militare nel 1973, vinse i Mondiali dell’82 anno in cui l’Italia salì sul tetto del mondo con la squadra di Dino Zoff e ancora nel 2006 ha potuto festeggiare in maniera diretta il “mio” Mondiale poiché fu l’allenatore dei portieri della classe di Marcello Lippi. È grazie a lui che Buffon divenne uno dei portieri più forti al mondo.

Oltre 300 esperienze in serie A, specialmente nella sua Inter ma anche con Sampdoria e Juventus, Ivano si racconta in un aperitivo dove presenziano, oltre ad ammiratori ed ospiti del bagno, il sindaco Moris Guidi, il presidente della Sammaurese Calcio e giornalisti; ricorda ogni singolo episodio calcistico con una precisione disarmante.

Insegna, Ivano, che i giovani sono fortunati ad avere la possibilità di imparare in numerose scuole calcio che allora non erano così diffuse; viene ricordato con pensieri buoni da tutti i compagni, con cui ha mantenuto rapporti d’amicizia speciali.

Sono stata invitata a presentare il mio libro "Dall’alto del mio tacco 12" affiancandolo al suo, questo per me è motivo di orgoglio e onore. C’è qualcosa però che va oltre questa bellissima possibilità ed esperienza: è l’aver conosciuto un uomo che nonostante tutte le glorie che ha meritato di avere, si commuove mentre le racconta consapevole di aver meritato i successi sportivi, ma con il cuore colmo di gioia quando riconoscono in lui, prima di tutto, l’uomo dietro il campione.

Alice Previtali

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