Il sarcasmo di Mastromonaco "Al nostro posto quanti sarebbero venuti?" - I AM CALCIO NOVARA

Il sarcasmo di Mastromonaco "Al nostro posto quanti sarebbero venuti?"

Lino Mastromonaco
Lino Mastromonaco
NovaraCoppe

Ci ha sperato fino in fondo il Comignago di terminare la stagione con un'altra Coppa in bacheca. Ci ha sperato perché i timori che alla vigilia della sfida di Coppa attanagliavano la squadra di Lino Mastromonaco sembravano essere stati diradati da un primo tempo che i novaresi hanno dominato in lungo e in largo. Alla fine è arrivata una sconfitta che non toglie però niente ai meriti acquisiti sul campo dal Comignago, che si è giocata tutte le sue cartucce uscendo battuta ma a testa alta: "Eravamo in undici contati - esordisce il tecnico novarese - con un giocatore, Bertozzi, mai sceso in campo in questa stagione e recuperato all'ultimo solamente per questa partita; tuttavia finché siamo rimasti in campo in undici ce la siamo giocata ad armi pari, poi l'infortunio occorso a Bacchetta che è dovuto restare ugualmente in campo alla lunga l'abbiamo pagato. Dal punto di vista del temperamento e da quello caratteriale non si può però dire niente a questa squadra; anzi ci tengo a precisare, e questo lo voglio dire direttamente alla Federazione, che bisogna fare un plauso a questa società e a questi giocatori che, nonostante le condizioni in cui eravamo, hanno deciso di venire lo stesso a giocarsi questa partita perché non so quanti altri giocatori e quante altre società nelle medesime condizioni si sarebbero presentate".

Erano in tanti nelle ore precedenti la gara che, conoscendo le condizioni con le quali i gialloblu si approcciavano a questo match, davano già per sconfitto un Comignago che invece sul campo ha messo tutto ciò che aveva, facendo bella figura e meritando forse al fischio finale anche qualcosa in più. "Siamo venuti qui ad Occimiano senza nulla da perdere - continua Mastromonaco - perché conoscevamo le difficoltà a cui saremmo andati incontro ma avevamo anche tanta voglia di giocarci fino alla fine questa partita. Penso che avremmo meritato qualcosa in più, lo abbiamo dimostrato sul campo, e questo a maggior ragione da un certo punto di vista aumenta il rammarico per non essercela potuta giocare ad armi pari, anche se va detto che forse se fossimo riusciti a terminare questa gara con undici giocatori che stavano bene forse sarebbe potuta finire diversamente".

Una stagione lunghissima si chiude il 24 giugno, giorno della finale della Coppa regionale di Seconda e Terza categoria. Parrebbe tempo di andare in vacanza ma già preme alle spalle la programmazione della prossima stagione, con Mastromonaco che non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro nonostante sembri che nelle ultime ore ci sia stato un riavvicinamento con il Comignago: "Adesso è il momento di staccare la spina, è assurdo essere arrivati a giocare fino a questo punto; c'è bisogno di prendersi almeno una settimana di vacanza per tirare il fiato perché poi c'è da cominciare a pensare anche alla stagione prossima. Dovrò trovarmi con la società per capire quali saranno le idee comuni, io vorrei alzare l'asticella perché visto quanto abbiamo fatto in questi due anni è forse il momento di provare a fare qualcosa di più. Il Comignago può puntare ad arrivare almeno nei primi due posti perché, anche se ci sono società che possono permettersi di spendere qualcosa in più, poi è il campo a decidere chi merita e chi vale davvero; se con Mastromonaco o meno, questo lo vedremo".

Carmine Calabrese

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