Accademia, Molinaro pensa positivo: "Felice per la prestazione"
Si direbbe quasi un labirinto senza uscita quello in cui è incappata l'Accademia Borgomanero, fatto di sconfitte che si portano dietro altre sconfitte anche quando la squadra sul campo meriterebbe qualcosa di diverso. Contro la Ro.Ce. la formazione agognina per oltre un'ora è apparsa all'altezza dell'avversaria che lotta per piani altissimi della classifica ma è bastato un errore, una sbavatura, per far crollare tutto il castello costruita dalla formazione di Giuseppe Molinaro: "Siamo in una situazione in cui anche quando riusciamo a fare la prestazione come contro la Ro.Ce. non riusciamo ad ottenere punti. Sul campo la squadra gioca, prova a vincere la partita anche contro avversari di tutto rispetto, ma le difficoltà in cui versiamo in questo momento non ci consentono di gestire bene i finali di partita. Dal mio punto di vista in settimana ho visto una squadra viva, che lavora bene perché è a posto fisicamente e mentalmente è sul pezzo: ci manca la gestione dei momenti, quello che non ci permette di portare a casa i risultati che ci spettano".
L'espulsione di Leto Colombo è stato sicuramente il momento clou del match, quello che ha cambiato il volto della gara facendo inabissare un'Accademia che fin lì si era ben comportata. Un'ingenuità frutto della mancanza di tranquillità che vivono i giocatori rossoblu e che, anche negli elementi di sicura esperienza come il capitano borgomanerese, affiora nei momenti di maggior pressione: "Non possiamo ridurre la partita di Leto Colombo al solo rosso perché come tutti i suoi compagni ha giocato una grande gara. Il rosso è stato un episodio, forse anche un po' esagerato perché non mi sembrava il suo un fallo meritevole di ammonizione, ma sono cose che succedono durante una gara, non per questo bisogna buttare la croce addosso al giocatore".
Il ruolino dell'Accademia Borgomanero è però desolante da qualche mese a questa parte, con Molinaro che ha il poco invidiabile primato di aver perso tutte e quattro le gare ufficiali in cui ha guidato la squadra dalla panchina, portando a sei le sconfitte consecutive per una squadra precipitata quasi sul fondo della classifica. Una classifica da non guardare per provare a risalire la china: "Anche con la Ro.Ce. non siamo scesi in campo guardando la classifica, altrimenti avremmo perso già prima di cominciare, ma abbiamo cercato addirittura di vincerla. Da questo punto di vista non sono preoccupata perché la squadra si esprime, a preoccupare è la classifica in sé ma questa è un'altra cosa. E' vero, io sono arrivato in un periodo difficile, quando il calendario ci proponeva tutte avversarie della parte alta della classifica, ma non è questo il senso: stiamo cercando di dare alla squadra più serenità possibile, più equilibrio perché veniamo fuori da un periodo difficile, ma io sono convinto che con prestazioni come quelle offerte con la Ro.Ce. questa squadra non potrà che lottare fino alla fine del campionato con tutte le altre squadre".
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