Ro.Ce., ecco Celestini: "L'allenatore giusto per noi"
Alla fine il nome più accreditato a sedersi sulla panchina della Romentinese e Cerano sarà quello che guiderà la squadra nella prossima stagione. La decisione della dirigenza novarese è arrivata e la scelta è ricaduta su Costanzo Celestini, tecnico d'esperienza che porterà un respiro diverso alla compagine del presidente Presta.
Un nome importante, non solo per il percorso in panchina ma anche per la carriera da calciatore, con Celestini arrivato a giocare in Serie A e compagno di squadra di Maradona nel magico Napoli degli anni Ottanta: "E' stata la nostra prima scelta - commenta il ds Alessandro Bratto - anche se l'abbiamo un po' nascosta per non far saltare una trattativa che è stata abbastanza lunga e complessa perché Celestini non sarà solamente l'allenatore della nostra prima squadra ma anche il coordinatore dell'area tecnica agonistica del nostro settore giovanile. Avevamo bisogno di una persona come lui per questo ruolo, che avesse la sua esperienza: io lo conosco bene perché l'ho avuto come allenatore per tanti anni ma la scelta è stata dettata dal presidente Presta che si era posto come obiettivo l'arrivo di Celestini e ha fatto di tutto per trovare l'accordo. Sarà sempre il campo a decidere però crediamo di aver trovato la persona giusta per il nostro team e quindi siamo molto contenti".
Con l'arrivo di Celestini parte in casa novarese un progetto di ampio respiro che vedrà proprio nel nuovo tecnico un fulcro fondamentale e che verrà impostato su più stagioni: "Ci abbiamo pensato molto perché sapevamo dove volevamo andare a parare e per questo ruolo Celestini è l'uomo giusto, avevamo la necessità di creare quella simbiosi con il settore giovanile che è mancata nella scorsa stagione, soprattutto nei confronti della juniores. Potevamo optare per un allenatore giovane ma siamo già stati scottati dall'anno scorso per cui abbiamo preferito puntare sull'esperienza affinché sia una scelta duratura nel tempo anche se sappiamo che nel calcio spesso a decidere sono poi i risultati".
Con una battuta si potrebbe ormai dire che, arrivato Celestini dopo l'esperienza con Civeriati, alla Ro.Ce. si punti forte nell'affidare la panchina a gente che abbia esperienza di calcio importante. Un passaggio a cui Bratto risponde ponendo l'attenzione su quanto possa influire all'interno di uno spogliatoio l'aver giocato a calcio ad alti livelli: "Io sono del parere che un allenatore che abbia giocato a calcio, soprattutto al livello toccato da Civeriati e Celestini, parte sicuramente avvantaggiato rispetto a chi non ha giocato anche se non basta aver giocato a pallone per diventare poi buoni allenatori. Volevamo dare un'impronta marcata alla prossima stagione, augurandoci di iniziare un periodo stabile e di lunga durata con un allenatore la cui carriera, al di là del campo, parla per lui; solo per citare la scorsa stagione, il mister a Verbano ha fatto un ottimo lavoro chiudendo per via del Coronavirus al secondo posto con in campo tanti ragazzi, visto che il giocatore più vecchio era del '96 e in porta c'era addirittura un 2002. Ora guarderemo anche noi alla costruzione della squadra anche se finché non sapremo quali e quanti giovani dovranno giocare ogni discorso rimane in sospeso".
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