Cavagnetto e i suoi fratelli, luci accese sul mercato della Pernatese

Una crescita costante, continua, che stagione dopo stagione aggiunge un mattoncino per costruire quella che sarà la squadra del futuro, che punterà ha conquistarsi il suo posto al sole. La Pernatese si rinnova, e lo fa partendo dalle fondamenta; si rinnova ma non dimentica la strada percorsa per arrivare dove si trova ora e chi l'ha accompagnata in queste stagioni: "Era necessario - dice senza mezzi termini il direttore sportivo dei novaresi Saimon Bernardini - intervenire sulla carta d'identità di un gruppo che andava rinnovato per permettere alla Pernatese di inseguire nelle prossime stagioni quello che rimane il suo obiettivo, conquistare un posto in Prima categoria non attraverso i ripescaggi come ultimamente stanno facendo in molti ma vincendo sul campo. Il primo pensiero in questo momento però va a chi non continuerà con noi, i vari Loiacono, Tessaro, Despirito, Re, Ferrarese, Imparato e Ricchiuti, perché hanno dato molto per la nostra causa e se in questo momento possiamo pianificare un'ulteriore crescita è anche merito loro".
Una crescita che, nell'ottica societaria, non avrà come orizzonte ultimo questo campionato nel quale la Pernatese, a detta del direttore sportivo, non mettere al primo posto il salto di categoria: "Non possiamo porre come obiettivo stagionale quello di vincere il campionato prima di tutto perché ancora non sappiamo con completezza quale sarà la squadra che affronterà il campionato e quali saranno i nostri avversari. In realtà non sappiamo neanche con certezza quando incominceremo. Quest'anno la Pernatese sta cambiando molto per cui avremo bisogno di tempo per trovare la giusta amalgama all'interno dello spogliatoio, non è mai scontato costruire da subito un gruppo vincente. L'emergenza sanitaria però ci ha convinto nel provare quest'anno a modificare la rosa, programmando un obiettivo che dovrà essere raggiunto nel tempo, senza mettersi fretta".
Novità ce ne sono però molte in casa novarese e l'impressione è che la società voglia regalarsi ancora qualcosa di importante da qui all'inizio della nuova stagione. Intanto si è già vestito di granata un top player per la categoria, quel Lorenzo Cavagnetto che ha lasciato la Sparta Novara in Promozione per accettare la proposta del presidente Carlucci e diventare il perno attorno al quale costruire la nuova Pernatese. E poi nomi importanti per la categoria come quelli di Tommaso Paglino e Alberto Andorno dal Cameri, il primo arrivato dopo una sola stagione in nerazzurro per ritrovare quel Fittipaldi con cui ha formato un'ottima coppia ai tempi del Rmantin, l'ottimo Massimiliano Oliva dalla Juvenzo San Rocco capace in questa stagione di mettere a segno 8 reti in una stagione troppo presto andata in archivio e il centrocampista Giuseppe Foscarino dal Lumellogno, oltre al ritorno di Francesco Venegoni dopo un paio di anni di stop, con il difensore di scuola romentinese che riprenderà a lavorare con la squadra in vista del tesseramento. E poi tanti giovani di valore che vengono descritti direttamente da Bernardini: "Avevamo bisogno di ragazzi di prospettiva anche in vista di un futuro salto in Prima categoria. Abbiamo preso due classe 2001 dalla Ro.Ce., il portiere Andrea Lena e il centrocampista Riccardo Paglino; Matteo Masi invece è un attaccante del 2000 che proviene dalla Castanese ma che, essendo di Galliate, ha scelto di riavvicinarsi a casa mettendosi in gioco nella nostra categoria. Infine Simone Antoniello, che non è una novità essendo con noi già da gennaio, un esterno alto del 2000 che contiamo di inserire nella rosa di Anversa a tempo pieno. Durante la preparazione però è probabile che venga inserito qualche altro elemento da verrà valutato strada facendo".
L'accenno al tecnico, Diego Anversa, ci permette di inserire anche il discorso legato allo staff che affiancherà l'allenatore, che quest'anno si arricchirà di una nuova figura, quella di Fabio Venegoni che assumerà il ruolo di tecnico in seconda: "Per far andare bene le cose è giusto puntare su uno staff completo - commenta Bernardini - che faccia crescere il valore tecnico della squadra. Anversa quest'anno farà il corso necessario per continuare ad allenare e aveva bisogno di essere affiancato da una persona di esperienza che potesse aiutarlo nel lavoro sul campo; Venegoni, che non ha certo bisogno di presentazioni, ci sembrava l'uomo giusto per questo ruolo a livello di personalità e di conoscenze, un arricchimento sicuro per tutta la società".
Non si può non chiudere tralasciando quello che per qualche giorno sembrava poter essere il colpo che avrebbe sconvolto il mercato di Seconda categoria, la voce che avrebbe voluto Simone Soncini vicino ad accasarsi alla Pernatese. Voce tutt'altro che campata per aria, a sentire Bernardini: "Un discorso, anche ben avviato, c'è stato per davvero e fino a sabato scorso la possibilità che Soncini venisse da noi è stata anche concreta. Tutto il merito di questa operazione va però dato al Presidente, che ha curato in prima persona questo contatto con il quale c'era in ballo anche un possibile discorso legato al lavoro che ha fatto nascere la questione calcistica. Simone ha valutato il nostro progetto, ha espresso anche parole gratificanti per il lavoro che stiamo facendo e di questo lo ringraziamo perché ci ha fatto enormemente piacere. La porta non è chiusa, magari in un futuro neanche così tanto lontano ci sarà veramente la possibilità di vederlo con la nostra maglia magari in Prima, una categoria che sicuramente più si addice alle sue qualità".