Il Varallo e Pombia in mano a Morosini, sarà Seconda?
Il periodo di fermo del calcio dilettantistico ha permesso in alcuni casi di impostare anche delle rivoluzioni che hanno cambiato o stanno cambiando radicalmente il volto di alcune società. E il caso del Varallo e Pombia che si ripresenterà ai nastri di partenza della prossima stagione profondamente rinnovato non solamente in campo, dove un nuovo tecnico e una rosa completamente riveduta la faranno da padrona, ma anche in società dove il presidente Bassetti ha ritenuto di cambiare rotta scortando la squadra, dopo qualche anno in Terza categoria, a provare un ripescaggio che mai come oggi sembra veramente possibile.
Deus ex machina di questa rivoluzione nella stanza dei bottoni è il nuovo direttore sportivo, Filippo Mastroianni, che dopo qualche anno ad occuparsi dei giovani varalpombiesi ha ripreso in mano anche le redini della prima squadra costruendo un gruppo andando a pescare tra le vecchie conoscenze dei suoi tanti anni di calcio. L'allenatore sarà Marco Morosini, che arriva da Veruno dove molto bene ha fatto nelle ultime stagioni: "Conosco benissimo Morosini - esordisce Mastroianni - perché l'ho avuto con me a Castelletto Ticino quando abbiamo fatto insieme la Promozione e anche a Veruno, quando abbiamo vinto il campionato. Se vuoi provare ad impostare una squadra di un certo tipo il primo passo è quello di prendere un allenatore che sai come lavora e per me Morosini è sicuramente uno degli allenatori più preparati del nostro panorama dilettantistico, il tecnico giusto anche nel caso fossimo chiamati da seguito a salire nella categoria superiore nutrendo grandi ambizioni perché in questo spicchio di territorio ci sono sempre state squadre che hanno bazzicato categorie importanti".
Inserito il primo tassello che risponde al nome di Morosini viene la costruzione della squadra, con tante novità che vestiranno la casacca varalpombiese: "Morosini porterà con sé da Veruno tanti giocatori che in questi anni si sono trovati bene con lui. Nomi? Se ne possono già fare perché gli accordi sono già stati trovati, dal portiere Tumler a Cerutti, da Golfetto ad Esposito che qui a Varallo Pombia allena già una squadra di ragazzini. Ce ne sono però altri che sono in dirittura d'arrivo per vestire la nostra maglia nella prossima stagione e che comunicheremo quando le cose saranno andate in porto. Dei giocatori della scorsa stagione invece non resteranno in molti perché, a parte Caretti che è un fedelissimo del Varallo e Pombia, abbiamo tenuto Gelao, Borgini e il portiere Pezzin: buona parte dei giocatori del Varallo e Pombia si sposteranno in un'altra società nel varesino, l'Aurora Golasecca, seguendo il direttore sportivo Granata in questa nuova società di Terza categoria. Costruiremo in ogni caso una rosa assortita di una ventina di elementi, ben sapendo che alle spalle avremo altri 23 juniores che potranno sicuramente darci una mano nel corso della stagione se ce ne fosse bisogno".
Nelle ultime settimane tuttavia ha tenuto banco un'altra eventualità, quella che parlava di una possibile fusione con il Dormelletto con conseguente salto diretto in Promozione. Una trattativa che Mastroianni non nasconde, raccontando com'è andata: "Se ne parlato molto e in maniera anche molto concreta - dice il direttore sportivo -, per due mesi durante la chiusura abbiamo trattato di questa eventualità e la dirigenza del Dormelletto sembrava anche molto propensa a seguire questa strada. Poi non ho più sentito nessuno per cui ritengo che questa opportunità sia definitivamente tramontata e che il Dormelletto prosegua sulla sua strada da solo; a noi cambia poco, in realtà eravamo stati contattati dalla dirigenza lacuale che ci aveva sottoposto questa eventualità, ci abbiamo lavorato sopra ma si vede che sui paletti che avevamo posto, primo tra tutti la scelta dell'allenatore che in ogni caso sarebbe stato Morosini, non è stato trovato l'accordo all'interno del Dormelletto per cui non se n'è fatto niente".
Anche senza l'accordo con il Dormelletto le ambizioni non mancano in casa varalpombiese, neanche se la Federazione dovesse decidere per un ripescaggio in Seconda categoria: "La nostra è una società che ha sempre avuto grande tradizione - conferma Mastroianni - per cui anche in Seconda vorremmo lottare per stare nei primi quattro o cinque posti perché partire per vincere non è mai facile, soprattutto per una squadra che si è rinnovata molto a livello di rosa. Per vincere ci vuole anche un po' di fortuna nel trovare i giocatori giusti, come mi è già a successo nell'ultima mia stagione a Veruno quando, pur avendo stravolto la rosa, eravamo riusciti a vincere il campionato a mani basse. Pensiamo però di aver lavorato bene, di star costruendo una buona squadra con un allenatore vincente, di avere una società che funziona e ci supporta benissimo e ottime strutture: sono convinto che la nostra stagione alla fine sarà positiva".
L'ultima questione, quella relativa al nome Varallo e Pombia per una società che è ormai solamente varalmpombiese, Mastroianni la risolve con una piccola polemica verso chi poco supporta il lavoro societario soprattutto in ambito comunale: "All'epoca della fuoriuscita dalla società del presidente Maritan abbiamo ereditato la matricola di una società senza debiti e l'abbiamo portata avanti senza alcun problema, anche se in fondo Pombia c'entra ormai poco con la nostra realtà calcistica. In questo senso però ci sentiamo anche poco varalpombiesi, nel senso che non riceviamo alcun contributo dal Comune e ci paghiamo tutte le utenze come praticamente non succede in nessun altro paese della provincia, come ci ha reso noto un sondaggio fatto dal Sestante Azzurro con il quale siamo affiliati; alla fine della stagione questi costi si fanno sentire, se il Comune ci aiutasse almeno per il pagamento delle utenze si potrebbe investire di più sui nostri ragazzi, sul settore giovanile, sulla crescita generale della società. Probabilmente al Comune queste cose non interessano".
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