L'organizzazione del settore giovanile della Pernatese - I AM CALCIO NOVARA

L'organizzazione del settore giovanile della Pernatese

I ragazzini della Pernatese sul campo
I ragazzini della Pernatese sul campo
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C'è una particolare attenzione da parte della Pernatese sul proprio settore giovanile, una considerazione che ha condotto la società novarese a strutturarsi anche in questo campo con l'attenzione che si presta alla prima squadra, consapevoli che proprio dallo sviluppo di un florido settore giovanile potrebbe prendere il via la costruzione della squadra nel futuro prossimo.

La responsabilità di tutto questo reparto considerato strategico a Pernate è stata affidata ad Angelo Restaino che, entrato a far parte della società granata dopo che il proprio figlio è entrato nei ranghi della squadra, ha cominciato a dedicare il proprio tempo alla sviluppo e alla crescita di un comparto che, prima dell'emergenza sanitaria legata al Coronavirus, sfiorava ormai le 100 unità e che conta di crescere ulteriormente nel prossimo futuro anche a livello numerico: "Quando ho cominciato a ricoprire questa carica all'interno della Pernatese avevamo solamente otto bambini - ricorda Restaino andando indietro nel tempo - mentre ora che ce ne sono più di cento l'impegno è sicuramente cresciuto soprattutto nella gestione di tutto ciò che c'è attorno al terreno di gioco, dai tecnici agli allenatori, che fanno da corollario alle squadre che effettivamente vanno in campo e della cui gestione tecnica si occupa invece Andrea De Vanna. E' un ruolo che a volte sento fin troppo ma che mi piace ricoprire, mi capita di fare anche l'allenatore quando qualcuno dei nostri manca per esigenze personali e, pur avendo un figlio che gioca con i 2009, non disdegno di seguire anche le altre squadre per entrare nelle problematiche che ci possono essere e, se riesco, provare a portare delle soluzioni che vadano bene per tutti, forse perché sono anch'io un genitore e sono sensibile alle necessità che questi possono avere".

L'impegno di Restaino, che rispecchia quello di tutta la dirigenza pernatese a cominciare dal presidente Carlucci, permetterà nella prossima stagione di presentare al via moltissime squadre e, per la prima volta, si cercherà anche di fare il salto per allestire la prima compagine agonistica da quando il nuovo corso della Pernatese ha preso il via: "Non abbiamo ancora il numero esatto dei ragazzi che faranno parte del nostro settore giovanile nella prossima stagione perché questo periodo ha un po' allontanato i bambini e le famiglie dal campo ma il numero che ci attendiamo è comunque alto perché, tra conferme e nuovi che arrivano grazie alle tante giornate che stiamo cercando di organizzare per far conoscere la nostra proposta, contiamo di richiamare ancora più iscritti. Sicuramente ripartiremo dai Piccoli Amici, che sono un gruppo numeroso a tal punto che dovremo probabilmente dividerli in due squadre da quanto visto durante gli Open Day, contando che in campo scendono solamente in cinque per volta e dovremmo averne almeno una quindicina: questa è una delle categorie più belle per noi perché i bambini hanno il primo vero approccio con il gioco e le famiglie stesse sono fortemente incentivate a partecipare alla vita societaria; le squadre saranno guidate da Andrea Femia e da Antonio Trogu, che è un nuovo acquisto di questa stagione".

A cascata tutte le altre categorie, a partire dai Primi Calci, anche loro divisi in due squadre che seguono le annate degli iscritti: "Avremo una squadra di Primi Calci 2013 che sono alla prima esperienza in questa categoria venendo dal mondo dei Piccoli Amici e che verranno seguiti da Gennaro Caruso che sarà affiancato da Andrea Porzio: questi sono una categoria molto numerosa perché, oltre ai ragazzini di Pernate, abbiamo sempre avuto due gruppi numericamente importanti che arrivavano da Galliate e da Cameri che probabilmente si sono trovati bene qui con noi. Nell'ottica di far giocare sempre tutti avevamo pensato già l'anno scorso di dividerli in due squadre e potrebbe essere adottata la stessa soluzione anche per la prossima stagione. Oltre a loro abbiamo però anche una squadra di Primi Calci 2012, una delle prime squadre che sono state create al momento in cui questo gruppo dirigenziale ha preso in mano la società e per questo forse una delle annate a cui siamo particolarmente affezionati, una squadra composta per tre quarti da bambini di Pernate, tutti compagni di classe e per questo molto affiatata. Loro saranno seguiti da quest'anno da una nuova coppia di tecnici, Mirko Migliorini Piero Cerina, praticamente i primi due mister che sono arrivati da noi quando abbiamo cominciato, due certezze a livello di presenza che cominciano con noi il loro terzo anno".

Risalendo le annate si arriva ai Pulcini, anche loro divisi in due categorie: "I Pulcini 2011 saranno allenati da Alex Baronchelli che, oltre ad essere un giocatore della prima squadra si è prestato anche per questo compito importante e il secondo che l'affiancherà dovrebbe essere Mattia Caroccia. Di questa categoria fanno parte una decina di bambini e sono praticamente l'opposto dei 2012, non c'è nessun ragazzino di Pernate: questo perché è stata un'annata che nel tempo qui non c'è mai stata e quindi i ragazzini si sono dispersi in altre società e riportarli a casa non è semplice; abbiamo invece piccoli gruppi arrivati da altre realtà, uno di Galliate che si è integrato molto bene nella nostra società e uno di ragazzini stranieri che parimenti ci fa molto piacere avere qui perché ci permette anche di sviluppare la funzione sociale che il calcio giovanile sicuramente deve ricoprire all'interno di una comunità, riuscendo a coinvolgere famiglie che alla base partono da culture differenti dalla nostra ma che il calcio riesce in qualche modo ad accomunare dandoci riscontri che ci lasciano molta soddisfazione. La seconda squadra è quella dei Pulcini 2010 che saranno allenati come nella scorsa stagione da Alex Marra che sarà coadiuvato da Vincenzo Pugliese che, oltre a seguire i 2010, sarà il preparatore dei portieri di tutte le squadre giovanili, a prescindere dalla categoria".

Tutto il lavoro del settore giovanile è, in pratica, partito dalla classe dei 2009 che ora fanno parte della categoria Esordienti ma che rappresentano il fulcro del lavoro giovanile prodotto a Pernate: "Tre anni fa, quando abbiamo incominciato, quella dei 2009 era l'unica squadra che esisteva. All'epoca erano Primi Calci e rappresenta il seme che è stato gettato per la costituzione del nostro settore giovanile, creata con molta fatica unendo qualche 2010 e qualche 2011 che gravitavano intorno al campo di Pernate. Piano piano siamo cresciuti come numeri, facendo anche delle belle cose a livello di risultati perché l'anno scorso, ad esempio, siamo riusciti ad ottenere il secondo posto nel torneo organizzato dall'Olimpia Sant'Agabio mentre quest'anno siamo arrivati quarti nel torneo a 24 squadre organizzato dal Bulé, contando che in questa squadra tutti giocano indipendentemente dalla qualità di base perché crediamo tantissimo nel discorso di base che parte dal gruppo e diventa una crescita sia per quelli più bravi che per quelli meno portati a livello tecnico ma ugualmente coinvolti. Da quest'anno gli Esordienti giocheranno nel campo grande a nove e saranno seguiti da Antonino Testai che verrà affiancato da un altro degli elementi della nostra prima squadra arrivato nella scorsa stagione, Facundo Mazzaresi".

La nuova sfida, come accennato però in partenza, sarà quella di provare il salto nell'agonistica mettendo in piedi una Under 14 per la prima volta a Pernate: "E' molto stimolante provare a fare questo passo, è un nuovo progetto che fino ad un paio di mesi fa non era contemplato ma che abbiamo pensato di mettere in piedi dietro le molte richieste delle famiglie che avevano la necessità di creare anche qui un fulcro per non disperdere altrove i ragazzini che sono cresciuti in questo campo. Sarà una squadra formata da 2007 e qualche 2008 che verrà guidata da Orazio Piceno, lo stesso tecnico che li ha avuti negli Esordienti e che è arrivato con noi a gennaio di quest'anno, praticamente una new entry visto che ha potuto lavorare solamente per qualche settimana prima del lock-down dimostrando però la grande esperienza maturata in Lombardia che l'ha accompagnato a livello di fama anche nella nuova avventura in casa nostra, dimostrando serietà ed affidabilità oltre alla grande esperienza sul campo; in questo momento abbiamo una quindicina di elementi, un numero un po' risicato per programmare la partenza in questa categoria ma che contiamo di ampliare strada facendo, certi che la proposta che stiamo mettendo in piedi attirerà altri ragazzi e nelle prossime stagioni sarà ancora più semplice programmare questo tipo di squadre".

A chiudere grande importanza, nella ripartenza, avrà la gestione dei vari protocolli anti Covid-19 che la Federazione impone anche e soprattutto alle società che fanno settore giovanile e che quindi vedono gravitare intorno ai propri campi numeri alti non solo legati ai ragazzini ma anche alle famiglie degli stessi: "Al momento non è semplice seguire tutte le direttive che ci vengono imposte e anche per questo siamo molto attenti a tutti gli aggiornamenti che si susseguono e che potrebbero cambiare radicalmente il volto delle incombenze da seguire da qui a quando effettivamente comincerà la nuova stagione. Ci stiamo orientando a delle misure standard, facendo sì che ogni ragazzino abbia all'interno del proprio kit integrativo per iniziare la stagione un pallone, una borraccia e una pettorina, in modo che non ci sia materiale comune che venga passato da un bambino all'altro. Ci stiamo spingendo però anche oltre in modo molto pratico, pensando ad una divisa che sarà consegnata al ragazzino al momento dell'iscrizione e che sarà la stessa che i bambini utilizzeranno durante le partite, riportandola a casa per farla diventare in qualche modo personale. In più all'interno della società stiamo studiando dei percorsi che ottimizzino il flusso dei bambini quando entrano ed escono dagli spogliatoi e al momento, finché non farà freddo, non è un problema gestire questo tipo di situazioni mentre il discorso sarà diverso mano mano che andremo incontro all'inverno e dovremo capire quale saranno le direttive da seguire. Ci stiamo attrezzando creando degli accordi per far giocare tutte le squadre di base in altre strutture, individuando lo Sport City di Galliate gestito dal Gallé come quartier generale che possa fornire ulteriori servizi alle nostre famiglie. In questo momento c'è in giro molto ottimismo, stanno rifiorendo tanti tornei che erano stati annullati a partire dallo scorso febbraio, e mi auguro che questo possa essere interpretato come un segnale che l'emergenza stia rientrando e la situazione possa tornare alla normalità ma come saranno le condizioni a settembre in questo momento è difficile dirlo".

Carmine Calabrese

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