Il ritorno di Ferrero: "Oleggio è una piazza che ti lascia qualcosa"

Punto e a capo. Chiusa la stagione di mister Andrea Roano, durata poco più di un anno e terminata con le dimissioni del tecnico ex La Biellese, ad Oleggio si è scelto di ripartire battendo strade diverse, quelle che hanno portato alla guida della Alessandro Ferrero. In realtà il tecnico pombiese aveva già guidato gli "orange", anche se per una sola stagione ormai datata di quasi dieci anni e con la formazione novarese in Promozione, quindi tecnicamente si tratterebbe di un ritorno ma con la società alla ricerca di un "imprinting oleggese" per dare il là ad un nuovo ciclo quella di Ferrero sembra essere la scelta giusta, anche in funzione dalla rifondazione di una rosa che seguirà le stesse linee-guida, come dimostra l'annuncio del primo nome ad effetto, quello di Mario Blanda, nato proprio con la casacca "orange" sulle spalle prima di cominciare una carriera che l'ha portato a toccare diverse realtà novaresi e lombarde.
"Sono felice di essere ritornato ad Oleggio dopo otto anni" le prime parole "orange" di Ferrero, "perché conservavo un ottimo ricordo della società e anche di quella stagione, quando nel campionato di Promozione arrivammo terzi e disputammo i play off per salire di categoria. Veniamo da stagioni difficili quindi speriamo che la prossima sia una stagione quanto più normale possibile, soprattutto per lasciarci alle spalle questo periodo legato al Covid-19 che ha reso complicato non solo la vita del calcio ma quella in generale delle persone, è il miglior augurio che possiamo farci".
Dal punto di vista calcistico il ritorno ad Oleggio di Ferrero ha una valenza importante non soltanto per la società del presidente Foglio ma per tutto il campionato di Eccellenza, che ritrova un protagonista in panchina: "Abbiamo l'ambizione - dice ancora Ferrero - di crescere insieme, io e la società, per stabilizzarci in maniera definitiva in questa categoria. Arrivo da un'esperienza alla Sestese in cui mi sono trovato benissimo, per quelle che erano le potenzialità della squadra abbiamo fatto un buon campionato costruendo un gruppo con dei valori ma quando è arrivata la chiamata dell'Oleggio non ci ho pensato neanche un secondo a rientrare, sia per come mi sono trovato qui nella mia precedente esperienza sia per le persone che gravitano intorno a questa società, senza dimenticare le potenzialità di un impianto che metterà nelle condizioni di allenarci e di giocare in un posto splendido. Gli obiettivi saranno primariamente quelli di rimanere lontani il più possibile dalle situazioni precarie di classifica senza tuttavia porci dei tetti specifici perché quest'anno gli obiettivi veri ce li porremo giorno dopo giorno, vedendo quello che riusciremo a costruire. Di sicuro l'idea è quella di puntare su una rosa di giocatori piuttosto giovane supportata da qualche giocatore di esperienza, per partire da una base che possa crescere nel tempo".
Una rosa che, a detta anche della stessa società, dovrà essere in qualche modo rivista in profondità rispetto alle ultime stagioni con l'estate del direttore sportivo Victor Ganci che si preannuncia torrida. "Stiamo lavorando in maniera continuativa sulla costruzione della squadra - ammette Ferrero - ma non è semplice trovare i profili giusti che possano fare al caso nostro; stiamo guardando anche al mercato della Lombardia, con diversi giocatori che ho conosciuto in questa stagione che stiamo provando a contattare ma dopo le ultime annate è diventato più complicato far spostare i calciatori anche dal punto di vista logistico. Vogliamo puntare su un gruppo che abbia una forte identità con la maglia dell'Oleggio, giocatori come Sironi, Caporale, Casarotti, Zuliani e Blanda che ritornano a vestire questa casacca, gente che sappia cosa vuol dire giocare per questa società e al quale unire diversi giovani che assorbiranno questi valori. Oleggio è una piazza che ti lascia sempre qualcosa e lo dimostra anche il mio ritorno dovuto al richiamo di una maglia che non lascia indifferenti. Puntiamo sul fatto che chi arriverà sarà facilitato nel trovare nel più breve tempo possibile quest'identità di cui è intriso tutto l'ambiente dell'Oleggio Calcio".