Pro Novara corsara ad Arona, Dighera: "Gestito bene gara pericolosa"

Vincere senza spingere sull'acceleratore, consapevoli che la propria forza permetterà prima o poi di trovare il varco buono per violare la porta altrui e conquistare quei tre punti necessari per continuare la rincorsa all'Eccellenza. E' stata una vittoria "ragionata" quella ottenuta dalla Pro Novara sul campo di Mercurago, fortino dell'Arona che per lungo tempo è stata la terza forza di un campionato che ha sempre vissuto del dualismo tra i novaresi e la capolista Bulè Bellinzago, rendendo più facile di quello che sulla carta poteva essere una gara in cui i novaresi hanno raccolto un successo rotondo sul quale non sussistono discussioni.
"Abbiamo preparato questa gara in settimana con l'intento di subire poco - racconta a fine gara il tecnico novarese Dario Dighera -, cercando di andare in vantaggio il prima possibile perché sapevamo che un gol avrebbe potuto cambiare il corso della partita stessa. Per fortuna così è stato, il gol è arrivato presto nel primo tempo e ci ha permesso di gestire una gara che si è incanalata sui binari che volevamo, dandoci la possibilità di controllarne il ritmo come fanno le squadre forti che hanno numeri come i nostri".
Quella con l'Arona diventa una vittoria fondamentale nel cammino della Pro Novara perché da un lato consente a Frascoia e compagni di rimanere in scia della capolista ma dall'altro scava un solco ormai difficilmente colmabile con il resto del gruppo che, nella malaugurata situazione che non dovesse arrivare la promozione diretta, permetterebbe al gruppo di Dighera di saltare tutta la prima fase dei playoff arrivando pressoché freschi alle gare che contano. "Questo era il nostro intento primario. Sappiamo che, assieme al Bulè, stiamo facendo un campionato a parte che però non ci esime dall'affrontare tutte le altre squadre per raccogliere i punti necessari alla nostra classifica. Venire qui ad Arona non era una trasferta banale, avremmo trovato una squadra comunque quarta in classifica e che ha in rosa giocatori importanti: se non si affrontano queste gare con molta attenzione e lucidità oltre che con grande voglia di fare risultato il rischio di uno scivolone - sia esso un pari o una sconfitta - è dietro l'angolo; fortunatamente questo non è stato perché l'obiettivo resta fissato sul Bulè quanto meno fino alla scontro diretto dove ci giocheremo tutto anche se loro restano avvantaggiati da questi tre punti di differenza rispetto a noi che non sono pochi".
E' vero, tre punti non sono un'inezia ma c'è stato un momento, tra la rete di Scienza che ha segnato il vantaggio della Pro Novara e il ribaltone operato a fine primo tempo da un Bulè sotto nel risultato con il Ce.Ver.Sa.Ma., che questo gap era stato magicamente annullato segno che, con cinque gare ancora da giocare e uno scontro diretto che potrà dire molto sul'esito della stagione, il campionato è ancora tutto da giocare: "Il nostro è un cammino positivo perché i numeri dicono questo ma se il Bulè al momento si trova davanti a noi è perché fin qui ha addirittura fatto meglio e quindi è giusto togliersi il cappello di fronte a loro. A noi non resta da capire dove andare a recuperare questo gap che può essere nello scontro diretto o in altre gare, ma in questo caso qualcosa dev'essere lasciato per strada dai nostri avversari e non è qualcosa sul quale possiamo intervenire".