L'onda del successo del Borgo Ticino: "Vittoria merito di tutti"

Non è certo usuale vincere un campionato nel mese di marzo come capitato in questa stagione al Borgo Ticino, ancora di più dopo aver dominato un girone il cui esito appariva già scontato alla fine del girone d'andata, quando la compagine allenata e guidata in società da Davide Talarico ha girato con ben dieci lunghezze di vantaggio sulle avversarie più prossime, anticipando l'esito di una stagione di fatto mai in discussione.
Un successo lungamente inseguito in casa ticinese, con la dirigenza che non ha mai fatto mistero di puntare fin dalla stagione d'esordio a compiere il passo del salto di categoria per riportare il calcio borgoticinese alla Seconda categoria, e finalmente raggiunto al culmine di un percorso di programmazione che in estate aveva portato ad allestire un Borgo Ticino che potesse riuscire laddove - nel recente passato - aveva sempre fallito: "E' stata la stagione che mentalmente ci eravamo programmati - racconta il deus ex machina Talarico - anche se non possiamo dire che ci aspettavamo un percorso così esaltante perché in estate anche tutte le altre squadre che facevano parte del girone novarese di Terza categoria si erano notevolmente rinforzate; in un girone tornato a 14 squadre avremmo trovato un San Rocco che scendeva dalla Seconda categoria, uno Sporting Borgolavezzaro che già nella stagione d'esordio aveva rubato l'occhio e che era stato capace di rinforzarsi ulteriormente, formazione di blasone come il Varallo e Pombia... Il girone novarese di Terza categoria quest'anno secondo me era molto difficile da affrontare, credo abbia fatto la differenza la capacità che hanno dimostrato i nostri ragazzi di fidarsi del lavoro mio, del mio staff e di ogni componente della società; volevamo fare veramente qualcosa di speciale quest'anno e i risultati ci hanno dato ragione, premiando il lavoro di un gruppo che è cominciato tre anni fa e che ogni stagione ha inserito dei nuovi innesti fino ad arrivare al gruppo giusto che quest'anno ha rodato i meccanismi arrivando a giocare molto bene. Le stagioni vincente non sono mai figlie di un solo elemento ma sono frutto di una macchina che funziona bene nella sua totalità: ecco, quest'anno il Borgo Ticino ha dimostrato di essere una macchina quasi perfetta e di questo parte del merito va dato a tutte le componenti".
La crescita - forse lenta ma costante - che il Borgo Ticino ha avuto nel corso di queste tre stagioni (senza dimenticare che di mezzo c'è stato anche la parentesi tutt'altro che ininfluente del Covid-19) racconta di una società che ha sempre avuto ambizioni di alta classifica ma che è dovuta "maturare" di pari passo alla squadra per arrivare ad essere finalmente vincente. "Ci serviva l'esperienza giusta - è il primo pensiero di Talarico -, quella che abbiamo maturato nel corso di queste tre stagioni che ci sono servite per plasmare un gruppo che lo fosse dentro e fuori dal campo. Questo è stato il punto di partenza per tutti, compreso me stesso che nella stagione d'esordio fermata dopo poche giornate dal Covid sono incappato in una squalifica di un anno che ha sicuramente influito e dalla quale a livello personale non è stato facile ripartire. Il campionato dell'anno scorso ci ha aiutato tantissimo a crescere sotto tutti i punti di vista, io stesso sono uscito con un bagaglio di esperienza come allenatore che mi ha fatto capire che il calcio è sostanzialmente diverso se visto con gli occhi del giocatore o dell'allenatore. Quest'anno siamo riusciti a mettere una marcia in più, trovando la consapevolezza nelle nostre qualità, ognuno nei propri ruoli, che ci ha permesso di creare un ambiente che ha cominciato a vincere già dentro lo spogliatoio".
Il mercato estivo ha permesso di trovare quelle pedine che sono forse mancate nel percorso precedente dei ticinesi, dando la possibilità di costruire un roster che non solo ha sbancato il campionato di Terza categoria ma che permette di guardare con una certa tranquillità anche alla prossima stagione in cui il Borgo Ticino arriverà con una base solida che andrà solamente ritoccata per essere competitivi anche nella nuova categoria: "Ci stiamo ancora godendo questo successo in verità - sorride Talarico - e fino al 7 maggio non penseremo troppo al futuro perché aver vinto questo campionato è per noi un obiettivo; abbiamo scelto - anche se ne avremmo avuto la possibilità - di non chiedere un eventuale ripescaggio in Seconda nelle scorse stagioni perché pensiamo che vincere sul campo abbia una valenza che va al di là del semplice passaggio di categoria e per una società che si è costruita da sola e che per questa è rimasta umile era l'unica strada da seguire. L'anno prossimo vedremo quali saranno gli interventi da compiere: sappiamo di avere una rosa di buona qualità e che potrebbe fare bene anche così com'è ma certamente vogliamo provare a renderla ancora più competitiva incrementando la qualità; non possiamo dire ora se saremo protagonisti o no anche il prossimo anno, sarà una risposta che potrà essere data solamente dal campo, ma sicuramente non ci tireremo indietro e proveremo a fare la nostra parte".
Particolare importanza a Borgoticino viene riservata al settore giovanile, a cui Talarico dimostra di tenere moltissimo: "Siamo orgogliosi, dopo un estate di open day rivolta a tutti i ragazzi della zona, di essere riusciti a mettere insieme 26 ragazzini con i quali far partire questo progetto rivolto ai più piccoli al quale teniamo molto in società, riuscendo a fare quattro annate dai 2014 ai 2017 che ci rendono felicissimi. Devo ringraziare tutti i ragazzi che senza una lira si sono messi a disposizione per riportare veramente il calcio a Borgoticino partendo dai più piccoli, alcuni anche tra i giocatori della prima squadra, ed essere riuscito a raggiungere anche questo obiettivo è come aver vinto il campionato di Terza se non ancora di più; speriamo che l'anno prossimo si possa ancora crescere anche nei numeri dei bambini che gravitano intorno al mondo calcistico di Borgoticino, senza l'ambizione di diventare un settore giovanile che punti al risultato ma con l'intento di diventare un punto di riferimento anche sociale per i tanti ragazzi che bisogna tornare ad avvicinare a questo sport in maniera genuina".
Chiuso matematicamente il discorso promozione, a Borgo Ticino ci si può anche rilassare e guardare con occhio più distaccato un girone che promette di essere avvincente anche nella corsa ai playoff. Dall'alto della sua posizione Talarico ha uno sguardo privilegiato su quelle che sono le forze in campo e forse nessuno meglio di lui può dare una lettura di quello che potranno essere le ultime giornate: "Penso che lo Sporting Borgolavezzaro abbia veramente tutte le carte in regola per compiere lo stesso percorso che abbiamo già fatto noi e ambire a vincere i prossimi playoff; la loro unica sfortuna è stata quella di trovare sulla loro strada in questa stagione un Borgo Ticino che ha fatto qualcosa più del normale ma ho avuto modo di vederli diverse volte anche in Coppa e sono una squadra che avrebbe anche potuto prendere il nostro posto e ammazzare a loro volta il campionato. Penso però che sulla loro strada troveranno un San Rocco che è in netta ripresa, con una società solida e ottimi giocatori adatti a dire la propria nelle gare secche che determinano il percorso playoff".