Bonetti ricerca la giusta mentalità: "Niente calcoli Comignago"

Ha inciso, anche se è difficile capire quanto, che il destino del Comignago non dipendesse dall'ultima gara della stagione regolare che opponeva la squadra di Luca Bonetti ad un Borgolavezzaro che invece si giocava la vita. Più che il risultato al "Valerio del Ponte" per il tecnico contava la prestazione anche se resta il rammarico per un risultato fortemente segnato in avvio dall'episodio del dubbio rigore a cui il Comignago non ha saputo porre rimedio nel resto della gara: "Non credo che il Comignago meritasse di perdere questa partita - il commenta a fine gara del tecnico - anche se bisogna dare merito al Borgolavezzaro di aver fatto qualcosa di sensazionale nel girone di ritorno tanto che penso sia stata la squadra più in forma di questo periodo, guadagnandosi il diritto di giocarsi fino in fondo la salvezza attraverso i playout. Sapevamo che avremmo affrontato una squadra che stava bene anche di testa, conoscevamo i loro punti di forza ma abbiamo dovuto fare delle scelte tenendo a riposo qualche diffidato e qualche giocatore che aveva bisogno di rifiatare; spiace per il risultato, soprattutto perché arrivato attraverso un rigore che anche dalla panchina è parso subito molto dubbio. Probabilmente avremmo anche meritato di segnare nel corso della partita ma nel finale il Borgolavezzaro ha legittimato il successo sfiorando più volte il raddoppio con delle ripartenze che ci hanno messo in difficoltà".
Si vede la mano di Bonetti in questo Comignago, quella di un allenatore che dal suo arrivo ha saputo rivitalizzare una squadra trovata abbastanza scarica soprattutto dal punto di vista mentale fino a portarla a giocarsi la sfida dei playout - che opporrà i novaresi alla Crevolese - dopo aver maturato buone prestazioni e con tutta la voglia di provare a conservare la categoria: "In effetti ho trovato una squadra giù di morale, presa con solamente 7 punti in classifica e con prospettive complicate per provare a salvarsi dopo un girone d'andata con grosse difficoltà; con il lavoro, l'impegno e la voglia siamo però riusciti ad uscire da questo momento e i ragazzi sono stati bravi a seguirmi tanto che la scorsa domenica, se avessimo vinto a Pernate, avremmo avuto addirittura la possibilità di uscire dalla zona retrocessione per la prima volta in stagione. Non ci siamo riusciti perché non abbiamo giocato bene meritando di perdere ed è giusto che si debba provare a salvarsi giocando tutto in una partita in cui non possiamo sbagliare. Sarà un dentro o fuori perché per l'una o l'altra sarà Seconda categoria e speriamo che non tocchi a noi dover guardare gli altri festeggiare".
Il Comignago dovrà assolutamente vincere perché un pareggio non basterà per restare in Prima categoria. Una condizione che non permetterà calcoli ma che è forse migliore per una squadra che ha dimostrato di dare il meglio quando si trova con l'acqua alla gola: "Dobbiamo andare a Crevola d'Ossola con la testa giusta, quella di chi sa di avere un solo risultato a disposizione. Non servirà far calcoli, dovremo vincere per forza e tutto partirà dalla testa prima che dalle gambe: quando è a posto questa il Comignago ha dimostrato anche su altri campi di essere in grado di dire la propria contro tutti. Se invece entreremo in campo con l'atteggiamento delle gare con Pernatese o Union Novara allora sarà durissima creare occasioni pericolose per una squadra che è consapevole di far fatica a fare gol; secondo me le possibilità di fare bene ci sono perché abbiamo individualità importanti e giocatori di qualità. In settimana lavoreremo per farci trovare pronti e domenica vedremo se questo lavoro sarà servito o meno".