Momo, ci sarà Mantegazza al timone della Promozione

Non c'è stata ancora l'ufficialità, perché la società parla del nuovo tecnico come "candidato unico alla panchina della prossima stagione", ma di fatto il Momo si presenterà ai nastri di partenza sotto la guida di Marcello Mantegazza, che parla già da nuovo tecnico biancorosso e - in concerto con la dirigenza - sta già lavorando nella costruzione della squadra per la prossima stagione.
Risolto il proprio impegno con il Trecate al termine della stagione regolare, Mantegazza non ha esitato ad accettare la panchina della squadra del suo paese di residenza, rafforzando un legame che è sempre esistito con la compagine del patron Miserotti, che gli permetterà di misurarsi nuovamente con la Promozione già vissuta proprio ai tempi di Trecate: "Avverto una grossa responsabilità ad assumere questo ruolo in seno al Momo - l'incipit del prossimo tecnico del Momo - perché abitando in paese conosco tutte le persone che gravitano intorno alla squadra da parecchio tempo; in più entro all'interno di un gruppo che ha conquistato meritatamente una categoria che in questo spicchio di provincia mancava da una quindicina d'anni e lo faccio con molto rispetto. E' stata una chiamata che a bocce ferme non mi aspettavo ma mi ha fatto piacere che quando Claudio (Miserotti, l'allenatore uscente che entrerà nei quadri dirigenziali, n.d.r.) ha deciso di fare questo passo abbia pensato a me, dandomi la possibilità di intraprendere questa avventura".
Claudio Miserotti resterà come figura di riferimento e trait d'union tra la squadra e la società perché probabilmente nessuno meglio di lui conosce ogni aspetto di ciò che riguarda a livello calcistico il Momo ed è stato l'input che ha permesso a Mantegazza di sbarcare in società: "Tante volte durante la stagione è capitato di trovarsi dopo le partite per parlare con dirigenti e giocatori del Momo, alcuni dei quali ho avuto modo di allenare in passato, per cui l'ambiente della squadra lo conoscevo già abbastanza bene pur non essendo mai stato coinvolto nelle vicende di campo; non so però quale sia stata la scintilla che abbia portato a far avanzare la mia candidatura per la panchina della prossima stagione. Probabilmente è giusto dire che sia stata una concomitanza di eventi: da una parte la mia difficoltà - per questioni lavorative che con tutta probabilità non mi avrebbero permesso di andare avanti - di continuare il mio percorso sulla panchina del Trecate, dall'altra la necessità della stessa società di trovare una soluzione alla decisione di Claudio di avvicinarsi alle questioni dirigenziali e che hanno trovato una soluzione sfruttando la mia situazione. Ne abbiamo parlato insieme ed è stato semplice trovare un accordo che andasse bene a tutti".
E' ancora molto presto per immaginare il Momo del prossimo anno, ma non si va molto lontano dall'immaginare che serva intervenire in profondità per approcciarsi ad una categoria con cui la squadra novarese non si misura da tempo. Ci sarà da valutare la rosa al momento a disposizione per capire dove sarà necessario lavorare e non farsi trovare impreparata nella costruzione di una squadra che ha tutta l'intenzione di ben figurare anche nella prossima stagione: "Siamo ancora in quella fase in cui si stanno valutando tutte le situazioni in essere in questo momento - confessa Mantegazza - ma credo che lo zoccolo duro della squadra che ha conquistato la Promozione verrà riproposta anche nel prossimo campionato; sappiamo che ci sarà da intervenire sul fronte dei giovani perché la regola ne impone l'utilizzo nella nuova categoria e non avendo noi la Juniores dovrà essere valutato attentamente il numero dei giocatori che andranno inseriti nella rosa della prima squadra perché poi durante la stagione - tra infortuni e squalifiche - non dovremmo trovarci nella situazione di avere problemi in questo senso. Ritengo tuttavia che, a prescindere da quelle che saranno le valutazioni finali sul gruppo di giocatori che hanno fatto parte della rosa di quest'anno, partiamo già da una buona base e - pur avendola vissuta solamente da esterno nel corso di questa stagione - stiamo parlando di una società molto preparata che non si farà sorprendere da tutte le necessità che ci saranno nell'affrontare la Promozione: di una cosa sono certo, a Momo ci sono tutte le potenzialità per disputare una stagione all'altezza delle aspettative".
Non può mancare, nella prima intervista di Mantegazza da allenatore del Momo, un pensiero per quello che è stato il suo recente passato. Sette anni, seppur non continuativi, sono tante stagioni vissute in un unico ambiente e hanno fatto sì che Trecate diventasse un luogo speciale per il neo tecnico del Momo creando un legame che neppure la distanza potrà spezzare: "Ho iniziato ad allenare a Trecate dopo essere diventato papà da qualche giorno ed ora che mi trovo a salutare mia figlia ha sette anni e mezza e nel frattempo è arrivata anche una sorellina... E' stato un rapporto, quello che ho avuto con tutti l'ambiente trecatese, che mi ha regalato molto sotto tutti i punti di vista e non posso far altro che ringraziare coloro che mi hanno dato la possibilità di iniziare ad allenare - da giovanissimo - in una categoria importante come la Prima. Abbiamo vissuto e condiviso tanti momenti belli a livello sportivo oltre a qualche delusione che però non hanno intaccato il rapporto profondo che ho con l'attuale Presidente Rocco, rapporto che va anche al di là del calcio essendo una persona che stimo. Sono contento che nella prossima stagione non debba affrontare il Trecate da avversario, sarebbe stato difficile, e questo mi permette anche di essere il primo tifoso del Trecate al quale auguro ogni bene in vista del prossimo campionato; darò sempre un'occhiata la domenica sera ai loro risultati, lascio tanti ragazzi che sono partiti con me da ragazzini ed ora sono punti di forza della rosa di questa squadra, a Trecate resterà sempre un pezzo del mio cuore".