Lo Stresa Vergante ha scelto, panchina a Moretto - I AM CALCIO NOVARA

Lo Stresa Vergante ha scelto, panchina a Moretto

La stretta di mano che sancisce l'intesa
La stretta di mano che sancisce l'intesa
VcoEccellenza

La chiusura, non indolore, del rapporto con Cristian Nicolini ha messo un punto all'ultima stagione dello Stresa Vergante, terminata con una retrocessione dalla Serie D che ha lasciato il segno in casa borromaica dopo un anno in cui non sono mancanti i momenti difficili, primo tra tutti il doloroso saluto a Giorgio Rotolo che proprio poche settimane prima aveva lasciato il timone della squadra nelle mani del proprio secondo Nicolini agli albori della partecipazione al massimo campionato dei Dilettanti che i "Blues" si erano conquistati sul campo vincendo l'Eccellenza.

Il terz'ultimo posto nell'ultimo campionato - con la squadra che per un solo punto non ha avuto la possibilità di giocarsi sul campo le ultime chance di salvezza disputanto quanto meno il playout contro il Pinerolo - ha riportato la squadra lacuale in Eccellenza spingendo la società, con il presidente Marco Pozzo in testa, a voltare pagina compiendo "una scelta difficile - sono parole dello stesso Presidente - soprattutto per la stima che nutro nei confronti di Cristian. La scelta arriva dopo l’epilogo di questa stagione che non imputo al nostro allenatore, ma che ha di fatto messo fine alla nostra esperienza in serie D. Dopo una retrocessione è necessario voltare pagina e per poter ripartire a volte è necessario fare delle scelte anche a malincuore”.

L'interregno, con la società che nel frattempo ha valutato diverse opzioni, è durato solamente una settimana, arco di tempo in cui è stata trovata la quadratura che ha convinto la società ad affidare la panchina della prossima stagione a Gregory Moretto. Fermo per un anno sabbatico dopo la sparizione del Borgovercelli di cui Moretto è stato guida tecnica in Eccellenza, l'ex portiere non ha avuto dubbi nel dire subito di sì alla chiamata borromaica che rappresenta la possibilità di rientrare nel giro dalla porta principale: “Sono davvero felice. Felice di poter ricominciare ad allenare, felice di poterlo fare a Stresa, piazza importante, piazza in cui ci sono degli amici e delle persone competenti. Non vedo l’ora di rimettermi al lavoro. La chiamata del presidente Pozzo da una parte mi ha sorpreso, come quella domenica di settembre quando ho ricevuto quel premio. Ho guardato mia moglie e le ho detto: se va davvero in porto, io vado là. Non ci sono chilometri, non ci sono strade. E’ un’esperienza importante. Devo andare”.

Il premio al quale si riferisce il neo allenatore stresiano può essere considerato il primo attestato di stima della società all'allora ancora portiere del Borgovercelli ma già in procinto di appendere i guanti al chiodo per intraprendere la carriera da allenatore, che è stato premiato sul prato del "Forlano" per la passione e la correttezza sempre mostrate su un campo da calcio; un evento datato 2017 ma rimasto vivo nella memoria della società che questa qualità le ha intraviste anche nell'allenatore, tanto da affidare a Moretto una responsabilità non da poco: “Dopo una stagione difficile – sottolinea Marco Pozzo – ho deciso che bisognava ripartire quasi da zero. Con entusiasmo nuovo e lasciando il passato, anche quello più doloroso, quello che ci ha portati fino alle lacrime, alle spalle. Nonostante l’affetto e la stima che ci hanno legati a tanti interpreti. Ho scelto un allenatore che ha grande entusiasmo, che è stato fermo lo scorso anno, che ricordo ancora giocatore e al quale, come tale, avevamo già manifestato la nostra stima. Ho sentito una grande ventata di entusiasmo e di voglia di mettersi in gioco da subito. E non ho avuto alcun dubbio”.

Carmine Calabrese

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