Si dividono le strade di Ganci e dell'Accademia: "Grande rammarico" - I AM CALCIO NOVARA

Si dividono le strade di Ganci e dell'Accademia: "Grande rammarico"

Victor Ganci, in uscita da Borgomanero
Victor Ganci, in uscita da Borgomanero
NovaraEccellenza Girone A

Al di là di come andrà la sfida con la Lavagnese - che rappresenta in ogni caso il punto più alto raggiunto nella storia dall'Accademia Borgomanero - dopo lo 0-1 maturato agli sgoccioli della sfida di andata giocata al "Margaroli", le prossime saranno le ultime gare in rossoblu di Victor Ganci in qualità di Direttore Sportivo. Un ruolo che il giovane dirigente ha assunto all'inizio di questa stagione dopo quattro fruttuose campagne con l'Oleggio, portato e mantenuto in Eccellenza, ma che terminerà il prossimo 30 giugno per volontà della nuova proprietà - insediatasi a fine 2022 - che ha deciso di intraprendere un percorso differente, percorso in cui la figura di Ganci sarà ricoperta da altri.

Il Ds uscente ci tiene a rimarcare quanto costruito nel corso di questa stagione, che non era certo partita con gli obiettivi che poi la società novarese ha saputo raggiungere nel corso del tempo, snocciolando dati che danno l'esatta dimensione del campionato vissuto dagli agognini: "Sono estremamente soddisfatto del lavoro che è stato fatto in concomitanza con lo staff tecnico, a partire da mister Molinaro. Ci sarebbe piaciuto superare anche il record di punti conseguito nell'annata in cui alla guida della squadra c'è stato Alessandro Ferrero ma quel risultato, 57 punti, siamo solo riusciti ad eguagliarlo perché sono gli stessi che abbiamo ottenuto quest'anno e ci rimarrà il rammarico dell'ultima partita di Briga in cui, portando a casa almeno un punto, anche questo traguardo sarebbe stato tagliato; abbiamo fatto un lavoro importante che era già partito con il mio predecessore, Mauro Turino, che devo ringraziare per i preziosi consigli che ha saputo darmi soprattutto quello di portare avanti il lavoro pomeridiano con lo staff, abbiamo migliorato la prolificità della squadra facendo più gol dello scorso anno seppur con due partite in meno migliorando anche la tenuta difensiva con almeno un paio di "clean sheet" in più rispetto alla passata stagione. Siamo la squadra che nel girone di ritorno - insieme all'RG Ticino - ha fatto più punti di tutti, cosa che per noi resta un grandissimo orgoglio, come l'essere stati capaci di centrare la fase nazionale dei playoff mentre l'anno scorso la squadra era uscita alla finale regionale con il Borgaro, arrivando a giocarci delle sfide che sono un orgoglio non solo per la società ma anche per tutto l'ambiente e la città che da tempo non viveva partite come queste. All'inizio non è stato semplice, la società mi aveva chiesto di migliorare il quarto posto della scorsa stagione quindi avevamo margini minimi di errore, costruendo una squadra di prospettiva e quindi molto giovane che potesse crescere nel tempo: penso che sotto tutti questi punti di vista il lavoro che è stato compiuto sia sotto gli occhi di tutti, lo staff ha lavorato in maniera eccezionale e penso che avere la linea difensiva più giovane di tutte le squadre qualificate alle semifinali nazionali di Eccellenza - un portiere e un terzino del '04, un difensore centrale del '03, un altro difensore del 2000 - sia un ulteriore vanto che abbiamo portato a questa società in questa stagione".

Un lavoro che, almeno per quanto riguarda Ganci, resterà a metà perché la programmazione che nella testa del Direttore Sportivo era già cominciata in vista della prossima stagione è stata bruscamente troncata in settimana dalla comunicazione avuta circa il dividersi delle strade con la dirigenza dell'Accademia Borgomanero: "Mi resterà questo grande rammarico perché, come ho sempre sostenuto fin da quando arrivai a Borgomanero, lavorare per la squadra della mia città per me è stata una soddisfazione particolare oltre che un motivo di crescita professionale. Penso che aver vissuto questa stagione mi abbia formato ulteriormente, oltre ad avermi fatto capire quanto lavoro c'è dietro per costruire qualcosa in una società blasonata come questa. Spero che quella con la Lavagnese non sia stata la mia ultima partita in casa perché giocare in questo stadio dà emozioni particolari e di arrivare al 18 giugno quando, con la finale dei playoff nazionali, si chiuderà il mio percorso in seno all'Accademia Borgomanero. Parlando con la società è stato chiaro che si era arrivati ad un punto in cui i miei programmi di crescita non andavano di pari passo con quelli pianificati dalla società che ha deciso di intraprendere una strada diversa e questo ha portato ad una separazione che però non cambierà di una virgola il mio impegno finché sarò al servizio dell'Accademia Borgomanero. E' un peccato perché credo che sarebbe bastato poco per ambire davvero alla Serie D che è una categoria che una piazza come Borgomanero merita, probabilmente l'innesto di due o tre giocatori di esperienza sul telaio già costruito quest'anno ci avrebbe permesso di fare un ulteriore step di crescita; purtroppo abbiamo vissuto tante vicissitudini in questa stagione, a cominciare da un cambio di società a stagione in corso che non è mai facile da digerire soprattutto quando questo coincide con il periodo del mercato di riparazione quando non abbiamo potuto investire sul miglioramento di una squadra sulla quale avremmo potuto ulteriormente intervenire già durante questo campionato dopo aver capito che alcuni infortuni avevano reso la coperta un po' troppo corta. Siamo riusciti ugualmente ad inserire tre giocatori come Samarxhi, Cannataro e Jamal Idrissi che hanno alzato la qualità media della rosa a nostra disposizione permettendoci di centrare gli obiettivi che mi aveva chiesto la società ad inizio stagione".

Borgomanero è stata una piazza stimolante per lo stesso Ganci che, giunto al momento in cui si fa un bilancio del proprio percorso, non può che vedere principalmente gli aspetti positivi del proprio passaggio in rossoblu: "Non è stato facile per me lasciare una società come l'Oleggio, in cui dovrò sempre ringraziare il Presidente Foglio per avermi dato la possibilità - da giovanissimo - di rivestire questo ruolo concedendomi anche il tempo di sbagliare perché dagli errori poi si immagazzinano i veri insegnamenti come amava ripetermi proprio il presidente. Dopo la passata stagione con l'Oleggio portato ai piani alti dell'Eccellenza mi sentivo però pronto per vivere degli stimoli diversi, per lottare ogni stagione per quei campionati di vertice come forse non sarebbe stato possibile ad Oleggio, per alzare l'asticella della mia stessa ambizione passando dal costruire squadre in cui era necessario far giocare dei ragazzi quanto più giovani possibile perché il ruolo non poteva essere nulla di più di quello della mina vagante, ad una società di blasone che dovrebbe puntare ogni anno per vincere. Al di là di Novara, penso che Borgomanero assieme a Gozzano sia la squadra più importante del territorio con il passato più fulgido e fare il Direttore Sportivo in una realtà come questa mi ha dato grandi motivazioni; ho vissuto le mie difficoltà perché arrivavo da un ambiente familiare, un po' pane e salame come piace dire a me, approdando in quello che è un top club organizzato sotto ogni aspetto ma con l'aiuto di persone come Piero Paracchini, Giovagnoli e accompagnato dalla grande figura di Gino Turconi mi sono calato presto in questa realtà per lavorare nel miglior modo possibile. Mi resta l'orgoglio di quello che siamo stati capaci di fare, delle persone che ho conosciuto come il magazziniere Ceci o tutto lo staff tecnico che ho ereditato conoscendolo solo di fama ma che si è dimostrato composto da persone di livello che capiscono di calcio e che soprattutto amano questo sport e questa società: parlare con loro mi ha fatto crescere e migliorare a mia volta e penso che un'annata qua vissuta come quella che abbiamo vissuto quest'anno valga come cinque stagioni da un'altra parte".

La stagione non è ancora terminata quindi la testa è - per forza di cose - ancora focalizzata su queste ultime settimane in rossoblu ma è naturale che Ganci si stia già guardando intorno alla ricerca di un nuovo progetto che gli dia la possibilità di continuare in quella crescita del il Direttore Sportivo si augura per se stesso. "Ho parlato con i ragazzi della squadra annunciando loro che il mio percorso a Borgomanero terminerà con la fine della stagione ma gli ho anche detto che questo non deve cambiare nulla e che dovremo impegnarci tutti fino alla fine per fare il meglio possibile in queste ultime gare che ci restano. Ci tengo tantissimo a condurre in porto questa stagione consapevole delle tante difficoltà che abbiamo vissuto - prima tra tutti il fatto che qualcuno all'interno di questa società ha sempre sostenuto che con questa squadra saremmo retrocessi - ottenendo il miglior risultato possibile che sarebbe anche il giusto premio per dei giocatori che non hanno mai mollato dal primo all'ultimo giorno. Per quanto riguarda il mio futuro si vedrà, è ovvio che mi piacerebbe fare un'esperienza importante facendo il salto di categoria perché confrontarmi con la Serie D rappresenterebbe un ulteriore stimolo per il quale mi sento anche quasi pronto: vincere un campionato di Eccellenza però in questo momento è il mio chiodo fisso e mi piacerebbe trovare un gruppo di lavoro societario con il quale poter programmare nel breve tempo di provare a vincere questo campionato con i giusti rimborsi e senza fare follie ma con la voglia di provarci veramente; dopo aver annusato per due anni la bellezza di poter lottare per i primissimi posti del campionato sarei bugiardo con me stesso nel dire che mi accontenterei di un progetto al ribasso. Sono partito dalla Prima categoria facendo questo lavoro, piano piano ho scalato qualche gerarchia riuscendo ad arrivare in Eccellenza e adesso guardo avanti a quella che potrebbe essere la mia prossima sfida. Ringrazio tantissimo la società Accademia Borgomanero, a partire dall'ex Presidente Vezzola, da Paracchini, Giovagnoli, Turconi e Bacchetta per la fiducia che hanno riposto in me dal primo giorno facendomi sentire a casa e importante, qualcosa che non dimenticherò mai; ringrazio anche l'attuale proprietà che ci ha dato modo di continuare a lavorare nel corso di questa stagione anche se le scelte future non ci vedranno assieme. Mi auguro di cominciare presto una nuova avventura che mi dia modo di lavorare in maniera consona e come piace a me, senza dover scendere a troppi compromessi perché non ne sono capace".

Carmine Calabrese