Arona, Ragazzoni legge la stagione: "7-8 squadre sullo stesso livello"

Più della quarta posizione probabilmente l'Arona nella scorsa stagione non avrebbe potuto ottenere, tali e tante erano le avversarie che la squadra lacuale si è trovata a dover affrontare, prime tra tutte quel Bulé Bellinzago e quella Pro Novara che ora fanno mostra di sé nel campionato di Eccellenza. Ma ciò non vuol dire che la società - e in primis mister Enrico Ragazzoni - non ripartano in questa nuova stagione con rinnovate e forse anche più fondate ambizioni.
La squadra è stata allestita in maniera ragionata, innalzando il valore medio della rosa grazie anche all'inserimento di tanti giovani che garantiscono prospettiva e crescita, e il maggior equilibrio di cui pare intriso il prossimo campionato, con almeno un paio di squadre che partono davanti a tutte nella griglia del campionato ma non così distanti dal resto del gruppo da rendere difficile un rimescolamento di valori, autorizza ad un credito maggiore nelle speranze di vertice: "Abbiamo volutamente ragionato sul mercato in maniera differente - svela Ragazzoni - con l'obiettivo di inserire nel gruppo una quota di ragazzi, principalmente 2005 e alcuni provenienti anche dal nostro settore giovanile, per arrivare ad allestire quella che credo sia una buona squadra che potrà dire la sua in un campionato in cui vedo almeno sette-otto squadre sullo stesso livello; il Baveno e il Briga neo retrocesse, con la seconda che ha inglobato quasi tutto il Bulé Bellinzago della scorsa stagione, partono forse un pizzico avanti ma squadre come Chiavazzese, che si è rinforzata moltissimo, Trino - che dalla decima giornata dello scorso campionato ha viaggiato al pari delle prime due - Casale e Feriolo sono state costruite per essere protagoniste".
In questo quadro dipinto da mister Ragazzoni va in qualche modo inserito anche l'Arona che va parte di quell'elite che, secondo il tecnico aronese, ha tutte le carte in regola per giocarsi i playoff: "Abbiamo alle spalle una piazza ed una società ambiziosa ma quello che conta di più alla fine è il campo: ci sono stagioni che nascono storte e continuano peggio, altre in cui ti ritrovi ad esprimerti anche oltre le aspettative di cui si parlava alla vigilia, però di base di dev'essere sempre tanto impegno e tanto sacrificio perché siamo dei Dilettanti. Tre sere alla settimana più tutta la domenica dedicate al pallone stando lontani dalle proprie famiglie non sono cosa da poco, gli allenamenti che cominciano poco dopo aver terminato di lavorare: tutto queste rende i ragazzi i veri eroi di questo sport e non bisogna dimenticarlo. Poi dire adesso dove questo Arona potrà arrivare è veramente difficile, perché è sottile la differenza che passa tra fare un buono o un cattivo campionato; c'è grande fiducia perché di base abbiamo una buona squadra ma non sarà semplice perché credo che mai come quest'anno tutte le partite saranno complicate".
Approfondendo la rosa aronese, si evince che sulla carta la squadra abbia perso qualcosa a livello di qualità spicciola e di esperienza mancando giocatori come Valsesia, ma ha guadagnato in freschezza puntando su tanti ragazzi dalla carta d'identità verdissima con i quali conterà moltissimo il lavoro sul campo del tecnico: "E' questo non mi ha mai spaventato - ribatte subito Ragazzoni - perché vedo come loro si allenano e sono sicuro di poter fare con loro un certo tipo di lavoro. E' pur vero però che numericamente Capacchione e Valsesia nella scorsa stagione avevano portato in due 30 gol, e i 14 che ha segnato Luca nell'arco della stagione mancheranno; dovremo essere bravi ad avere più gol un po' da tutti, a partire da Maio da cui mi aspetto tantissimo e da Giordani ma non solo da loro perché sarà anche fondamentale il ruolo dei centrocampisti come Lika e Gessa, il cui recupero è importante, che hanno l'esperienza per prendere per mano la squadra. Sarà una squadra sicuramente diversa anche se è difficile dire migliore, perché perdiamo un giocatore straordinario anche dal punto di vista personale: sono contento che non abbia smesso di giocare e voglio fargli un "in bocca al lupo" pubblico perché ci ha aiutato tantissimo nella crescita in questi quattro anni. Quando arrivò - nella stagione del Covid - insieme ad altri ci permise di fare una splendida rimonta, poi sono arrivati un settimo e un quarto posto: sarebbe bellissimo riuscire a migliorarci quest'anno ma non sarà semplice".