“Questa è la strada giusta”, parola di Buzzegoli

Mentre si vocifera di un ennesimo incontro tra il presidente Ferranti e l’imprenditore arabo Altamimi per decidere il passaggio delle quote del club azzurro, l’allenatore Daniele Buzzegoli ed i suoi ragazzi rimangono concentrati sulla terza di campionato che si dibatterà domenica 17 settembre alle ore 18.30 presso lo stadio di casa “Silvio Piola” contro il Trento di Bruno Tedino. Assenti Corti, in ritorno dall’infortunio Bagatti.
Un mister lucido Parla così della settimana lavorativa: “Abbiamo analizzato quello che è mancato domenica: la cattiveria a livello agonistico, la voglia di non prendere gol, la percezione del pericolo. Mi aspetto una partita totalmente diversa, con una squadra che ha voglia di non prendere il gol e vuole lavorare bene anche in fase di non possesso. Il Trento, per quello che ho visto nelle due partite che ha giocato, è una squadra che non viene a prenderti nell’area di rigore, dobbiamo comunque scardinare e cercare gli spazi mantenendo l’equilibrio. I ragazzi hanno lavorato bene questa settimana, la differenza con la settimana scorsa è che ho voluto cercare di avere un’attenzione particolare nella fase di non possesso”.
Motivazioni Oltre all’analisi tecnica degli errori commessi e delle possibili mosse avversarie, Buzzegoli ricalca un concetto che esprime da sempre: “Alla base di tutto l’importante è come lo fai, a livello di atteggiamento, a quanta voglia di non prendere gol hai, quanta voglia di non farti saltare dall’uomo, quanta cattiveria metti nel duello e queste cose in questa categoria non possono mancare perché qui le partite si decidono sul filo del rasoio in quanto le qualità delle squadre sono spesso simili”.
Tempo al tempo Nella mentalità azzurra niente arriva subito, solamente lavorando e avendo pazienza si potranno cogliere frutti maturi: “ Io non cerco mai alibi ma ci sono 17 ragazzi nuovi, tanti che si stanno approcciando adesso in questa categoria, io credo che sia onesto a livello intellettuale dare un po’ di tempo a questi ragazzi per adattarsi alle insidie di questa categoria. Produciamo e lo dicono i dati, arriveremo a essere presto incisivi. Presto, spero, sfrutteremo la mole di gioco che non è banale. Giochiamo sempre con quattro giovani, per favorire il minutaggio, questo non è un problema se questi giovani li aspettiamo, non è neanche giusto chiedere tutto subito. Io li aspetto perché vedo sotto cosa c’è”. Aggiunge ancora: “Dobbiamo occupare l’area senza perdere l’equilibrio, è un percorso, un lavoro quotidiano, un lavoro che darà i suoi frutti. Io sono convinto della squadra che abbiamo, sono sereno non perché sia utopista ma perché vedo quali sono le loro qualità e quello che ci potrebbero dare. Il Novara le partite le fa, non le subisce”.
Empatia “Il campionato ha una componente emotiva che bisogna imparare a gestire ed è normale e umano il fatto che i ragazzi piano piano riescano a tirare fuori sempre di più, riescano a gestire sempre meglio il pre gara e a gestire le tensioni della partita. Ma io lo so e loro lo sanno, questa è la strada giusta”. Empatico e convinto di ciò che sarà, il mister del Novara FC conclude la conferenza pre partita con queste parole che non possono che dare carica e voglia di crederci sia ai giocatori che ai tifosi.