Il Carpignano ha un progetto che guarda al futuro: "Siamo in crescita"
Salito in Prima categoria vincendo la seconda fase dei lunghissimi playoff di Seconda della scorsa stagione che l'hanno condotto a giocare fino a giugno inoltrato, il Carpignano ha deciso di presentarsi all'appuntamento con il nuovo torneo rifacendosi il trucco in modo da poter mantenere senza patemi quella categoria lungamente inseguita nell'interminabile scorso campionato. Un lavoro lungo e non semplice, quello condotto in estate dal Direttore Sportivo Roberto Carta, che ha però portato i suoi frutti visto che in granata sono approdati giocatori di assoluto livello per la categoria come Barbosio, Anchisi, Zoccheddu, Corvino e Trunfio a fronte di perdite tutto sommato contenute, con la ciliegina sulla torta dei tesseramenti a stagione appena iniziata di un portiere di assoluto rispetto come Matteo Pedrina e dell'attaccante Matteo Maio, strappato dopo lunga trattativa all'Arona.
La stagione non è certo iniziata nella maniera migliore dal punto di vista dei risultati, con la squadra che ha conquistato solo tre punti nelle prime tre gare di campionato a fronte di una sola vittoria interna ad inframezzare due sconfitte con squadre di un certo calibro (Union Novara e Trecate) oltre ad un andamento altalenante in Coppa, ma con la stagione che non ha ancora tagliato il traguardo di settembre c'è ancora tutto il tempo per arrivare laddove società e dirigenza si attendono: "Sicuramente la partenza non è stata quella che ci attendavamo - commenta il Ds Carta - ma abbiamo tanta fiducia nella squadra che siamo riusciti a costruire e siamo consapevoli che quando si cambia tanto ci vuole anche il giusto tempo per permettere al gruppo di amalgamarsi al meglio. I ragazzi stanno lavorando bene agli ordini di mister Cibrandi, ma al momento dobbiamo ancora diventare una squadra che pensa con un'unica testa, come ho avuto modo di dire negli spogliatoi agli stessi giocatori: l'importante è che le qualità non manchino così come la convinzione nostra che presto questi valori verranno fuori. Nell'ultima gara di Coppa contro il Gattinara - una squadra costruita per fare un campionato di vertice nel girone B - abbiamo fatto un'ottima figura pur perdendo, passando per primi in vantaggio e colpendo quattro pali. Questa prestazione ci fa capire che siamo una squadra in crescita".
Gli ultimi due arrivi, quelli di Pedrina e Maio, sono forse il fiore all'occhiello della campagna di rafforzamento dei sesiani: il primo già si allenava con la squadra e andrà a sostituire il partente Tega (per lui la stagione continuerà con il River Sesia) garantendo solidità in un ruolo, quello di portiere, che è fondamentale all'interno di una squadra mentre il secondo, ragazzo di Carpignano Sesia inseguito da più stagioni dalla società, è sceso dalla Promozione per alzare il livello dell'attacco a disposizione di Cibrandi. "Pedrina è un portiere di grande livello che non scopro certo io - è il pensiero di Carta che illustra le dinamiche che hanno portato i due giocatori in granata - e il fatto che si allenasse con noi già da tempo ci dava la possibilità di giocarci questa carta. Conosco Matteo da quando siamo bambini e quando si è manifestata l'opportunità di inserirlo nella nostra rosa non ci abbiamo pensato due volte perché è portiere che ci porta non solo esperienza ma tanta qualità e carisma, tanto che nelle prime uscite ha già dimostrato che valore aggiunto può apportare a questa squadra; all'inizio dell'anno abbiamo fatto giustamente affidamento su Tega e Borgo ma ci sono stati tanti problemi che ci hanno condotto a prendere questa decisione. Per quanto riguarda Maio è stata un'occasione proprio nell'ultimo giorno di mercato perché il ragazzo ha avuto dei problemi ad Arona e, quando ci siamo sentiti, è nata questa opportunità che abbiamo colto al volo: tralasciando il mio lavoro, perché sul ragazzo erano due anni che lavoravo, la società stessa è tanti anni che sta provando a convincere un giocatore del paese a sposare la causa della squadra. Finora Maio per ambizione sportiva aveva sempre fatto scelte diverse ma quest'anno si è aperta una porta e siamo sicuri che ci darà una mano enorme. In Coppa ha trovato il primo gol che l'ha sbloccato, speriamo che trovando una condizione ideale il prima possibile possa essere altrettanto decisivo anche in campionato".
Le prime giornate di campionato hanno tolto il velo ad un girone molto più complicato di quanto avrebbe potuto apparire sulla carta. Tante squadre partite con grandi ambizioni dettate dal mercato hanno fin qui segnato il passo e il Carpignano, ancora un cantiere aperto dal punto di vista dell'assetto di squadra, deve recuperare posizioni al più presto per rientrare nel novero delle squadre che potranno giocarsi un posto di rilievo a fine stagione: "Ci troviamo a giocare un campionato di assoluto livello che ci ha visto partire con due trasferte molto difficili perché Union Novara e Trecate sono squadre rodate, che hanno cambiato pochissimo durante l'estate e hanno avuto dunque modo per lavorare e partire molto forte, soprattutto i secondi che in questo momento sono in condizione eccezionale: la scorsa settimana con i biancorossi abbiamo giocato mezz'ora di altissima qualità in cui ci è mancato solamente il gol ma poi i nostri avversari sono usciti alla distanza meritando di vincere la partita. Guardando però squadre costruite per vincere come Bagnella e Piedimulera partire con grandissima sofferenza ci dà a misura di quanto sarà difficile emergere in questa stagione: la nostra ambizione resta quella di fare un buon campionato ma senza fissare dei veri e propri obiettivi perché allo stato odierno non sarebbe giusto farlo. Dobbiamo pensare a divertirci e a costruire la nostra stagione settimana dopo settimana perché se fisseremo obiettivi troppo a lungo termine potrebbe anche diventare pericoloso in caso non arrivino subito i punti, rovinando quella armonia e quel clima che nonostante questa partenza lenta si sta invece creando. Abbiamo la fortuna di lavorare in una società che non ci metterà mai pressione, nonostante ci sia grande ambizione perché si sta lavorando per un progetto importante; non c'è però fretta, vanno fatti i passi giusti per vivere una stagione positiva e se poi alla fine dovessero arrivare anche i playoff sarebbero il frutto di una crescita che già si intravede e che ci garantirebbe un ulteriore salto".
Per Carta quella iniziata poche settimane fa è la seconda stagione da Direttore Sportivo, un avventura partita all'indomani della decisione di chiudere con il calcio giocato prendendo in mano proprio il Carpignano. Il bilancio della scorsa stagione, con il ritorno in Prima dei granata, mette una prima spunta positiva ad un percorso che però è appena cominciato: "Non posso non essere contento della mia prima stagione qui a Carpignano perché a livello di obiettivi abbiamo centrato tutto quello che potevamo centrare. E' stato un peccato non arrivare in finale di Coppa regionale dopo aver vinto la fase provinciale ma purtroppo siamo arrivati corti nel finale di stagione e la semifinale è stata giocata con tanti problemi numerici che non ci hanno permesso di mettere anche l'ultima bandierina ad una stagione più che positiva. Per quanto mi riguarda sento che come la squadra anch'io sono cresciuto cammin facendo, pur commettendo tanti errori, sia nel rapporto con i ragazzi che con la società che ringrazio perché ha dimostrato di avere tanta fiducia nel sottoscritto, cosa che mi fa un piacere enorme. Probabilmente sbaglierò ancora perché gli errori li fanno tutti ma cercherò sempre di ragionare sia con la testa che con il cuore, non cambiando il mio modo di essere e vivere il calcio nemmeno ora che faccio il Direttore Sportivo: non sarò mai uno che alzerà la voce, manterrò sempre la volontà di aver un buon rapporto con tutti, cerco di essere me stesso in toto. Anche per questa stagione mi aspetto una crescita personale a braccetto con la crescita dello stesso Carpignano, la società ci ha messo a disposizione qualcosa di importante a livello generale e non solo dal punto di vista economico per cui cercheremo di diventare una realtà consolidata del territorio garantendoci il mantenimento del livello datoci dalla Prima categoria puntando magari anche a qualcosa di più, perché la piazza meriterebbe anche la categoria superiore a cui speriamo di arrivare attraverso un cammino per tappe. Il futuro poi rimane un'incognita: io sono una persona ambiziosa ma a Carpignano mi trovo benissimo; non so cosa mi riserveranno i prossimi anni ma se rimarrò in questa società lavorerò affinché questa società possa crescere ulteriormente. Se invece il mio percorso mi porterà altrove cercherò di portare con me il bagaglio di conoscenze che sto riempiendo in questi primi anni per provare a fare qualcosa di importante ovunque sarà. Bisogna affrontare una stagione alla volta ed ora il presente si chiama Carpignano: con il mister sto costruendo un rapporto eccezionale, ho conosciuto una persona fantastica che respira e conosce il calcio, ma anche con tutta la società le cose filano nel verso giusto per cui non posso che essere soddisfatto".