L'Olimpia di Vecchio scala la classifica: "Trovato il feeling giusto"

E' abbastanza evidente il cambio di passo vissuto nelle ultime giornate dall'Olimpia Sant'Agabio, a cui i sei punti guadagnati nelle sfide con Villanova e Palestro hanno fornito quella spinta che ha permesso alla classifica dei novaresi di impennarsi, uscendo dalla zona playout per proiettarsi in tutt'altra ottica. Un cambio di passo che è coinciso con l'arrivo in panchina di Gianluca Vecchio, prescelto per sostituire il dimissionario Nicola Bertone che aveva deciso di staccare la spinta dopo le prime cinque giornate in cui sono arrivati - tra mille difficoltà - solamente quattro punti.
Vecchio, colonna portante della società del Presidente Mirabelli, non sedeva in panchina dal lontano 2009 ma conosce come nessuno l'ambiente della società novarese, riuscendo ad entrare nel modo giusto all'interno di uno spogliatoio che tanti problemi aveva avuto con il precedente tecnico: "Penso che non sia proprio nato il feeling giusto tra il gruppo squadra e Bertone - commenta il neo allenatore che ha vissuto questo momento da dirigente neroverde - e questo mi dispiace molto perché ho avuto modo di vedere e di apprezzare come lavorava il mister sul campo; è un peccato che squadra e staff tecnico non siano riusciti ad entrare in sintonia, in campo si vedeva questo scollamento fatto di continui mugugni da parte dei ragazzi verso le scelte di Bertone e ciò ha influito inevitabilmente anche sui risultati che non sono stati certamente quelli che ci aspettavamo rapportati al valore della squadra. Le colpe credo che vadano divise tra tutti come succede in questi casi, quella dell'Olimpia è una piazza particolare e come tale non è semplice entrare a farne parte".
Le ultime due partite tuttavia hanno chiarito che l'Olimpia Sant'Agabio dispone di valori importanti in campo, di una rosa costruita per arrivare in alto con giocatori che la Seconda categoria l'hanno già vinta e la conoscono a menadito, nonostante qualche defezione che ha privato la rosa di elementi importanti: "In effetti abbiamo perso, già prima di cominciare, giocatori che ritenevamo fondamentali come Galli e Sironi - che non avremo per tutto il resto della stagione - o come Baronchelli che, se tutto va bene, rivedremo a gennaio. Ma la squadra è stata costruita per fare un campionato diverso rispetto alla classifica che occupavamo un mese fa, non dico per vincere perché il Borgolavezzaro sta facendo campionato a sé ma sicuramente per stare nella parte sinistra della classifica e giocarci un posto nei playoff; purtroppo siamo partiti male e abbiamo un po' di terreno da recuperare ma a guardare ora la classifica siamo ritornati e quattro punti dalla seconda e quindi in piena corsa per raggiungere i nostri obiettivi. Rimane il rammarico della sconfitta con l'Ozzano che ritengo immeritata perché, facendo punti anche in quella gara, ora la nostra posizione sarebbe ancora più interessante".
Quella di Vecchio avrebbe dovuto essere un interregno in attesa di affidare la squadra al giusto profilo che la società contava di individuare ma alla fine i risultati hanno fatto optare per rendere stabile questa decisione e proseguire sulla strada tracciata, sfruttando anche la conoscenza che lo stesso Vecchio ha instaurato con buone parte della squadra: "Conosco bene i giocatori, soprattutto quelli che sono con noi da più anni, e sento nello spogliatoio una motivazione diversa rispetto a prima; qualcosa è scattato anche nella testa dei ragazzi perché quattro punti in cinque partite non sono un bel biglietto da visita e c'era bisogno di darsi una scossa. La squadra, al momento delle dimissioni di Bertone, ha chiesto espressamente di potersi parlare all'interno dello spogliatoio senza la presenza dei dirigenti e questo ha probabilmente fatto scattare un'unità di intenti che ha portato a questa svolta. Per quanto mi riguarda, confermo che per ora andremo avanti così anche perché ci siamo guardati un po' intorno per capire chi fosse stato disponibile ad allenare una società che non ha grandissime risorse: le idee non erano chiare, poi queste vittorie ci hanno fatto propendere per la decisione di proseguire in questa maniera restando alla finestra. Voglio tuttavia sottolineare il grande lavoro che stanno facendo i ragazzi che mi stanno supportando nel lavoro con la squadra, da Uvi a Stefano Marchino, fino ad arrivare a Diego Anversa e Marco Vendemmiati che mi sta dando una grande mano nel lavoro sul campo in settimana".
In quest'ottica tra poco si aprirà anche il mercato dal quale l'Olimpia potrebbe cercare le risorse per andare a sostituire i giocatori lungodegenti che hanno lasciato un vuoto all'interno della rosa: "In realtà qualcosa è già stato fatto perché in difesa per sostituire Sironi è arrivato un giocatore che nulla centra con questa categoria, Arsen Sykaj, che nell'ultima stagione ha giocato nell'Eccellenza pugliese con il Borgorosso Molfetta ma che ha nel proprio curriculum anche la Serie A albanese, sua terra d'origine. Numericamente siamo messi abbastanza bene perché la rosa è composta da una ventina di ragazzi ma se ci sarà qualche occasione che collimi anche con le nostre possibilità economiche potremmo anche effettuare qualche movimento per provare a migliorarci, senza però avere grandi necessità di dover per forza intervenire".