Il test del "Del Ponte" promuove il Briga e rimanda l'Arona
L'Arona per il Briga rappresentava un banco di prova, una gara per saggiare le reali ambizioni di una squadra che non ha mai fatto mistero - seppur più con i fatti che con le parole - di puntare al pronto ritorno in Eccellenza; e la gara in casa di un'altra delle formazioni che coltivano la speranza di conquistare un posto per i prossimi playoff non poteva che essere passaggio cruciale per gli uomini del Presidente Ottone. E' vero però anche il contrario, ossia che anche i lacuali avevano necessità di comprendere fin dove potessero spingere le proprie velleità di classifica affrontando chi, fino a questo momento, ha tenuto con autorità le redini della stessa. E le risposte uscite dal confronto diretto del "Del Ponte" parlano di un Briga già pronto per la corsa a vincere in un girone dall'equilibrio ancora molto serrato e di un'Arona costretto a mostrare il proprio lato migliore per mantenere un livello tale da poter competere fino alla fine con gli squadroni che puntano alla post season nel girone A. Sentenze di metà novembre, certo, ma che possono indirizzare i passi futuri delle due società anche nel prossimo mercato dicembrino.
Reparto scoperto Le necessità obbligano Ragazzoni a varare una formazione atipica, evidentemente sbilanciata in avanti con tanti giocatori portati alla proiezione offensiva ma - stante l'assenza pesante di Lika, costretto a partire dalla panchina - pochi incontristi a spezzare il gioco altrui e difendere la propria retroguardia. E il primo tempo è la summa di un atteggiamento, quello dei padroni di casa, che lascia agli avversari le chiavi del centrocampo mandando a nozze un Briga che ha fatto della propria capacità di ripartire e sfruttare gli spazi che gli vengono concessi l'arma che fin qui sta pesando sul campionato. Zanardi mette Tuveri nel ruolo di fantasista per innescare le giocate del pilone Rogora, Asole e Beltrami sulle fasce a seminare il panico e affida la regia alla coppia Renolfi-Clausi ritrovandosi in un colpo solo tutte le carte migliori in mano: al 2' la prima incursione di Asole porta l'esterno a calciare sul primo palo nel tentativo di sorprendere Tornatora che si fa invece trovare pronto così come risponde presente il portiere lacuale volando sulla conclusione di Rogora, innescato da un pallone recuperato da Tuveri a centrocampo; il corner successivo è però fatale ai padroni di casa perché lo stesso Rogora di nuca indovina una traiettoria beffarda che sorvola Tornatora consegnando al 12' il vantaggio al Briga. L'Arona, più di nervi che di testa, prova a replicare dalle parti dell'inoperoso Capetta prima con una fiondata di Negri che Bianchi devia di testa in calcio d'angolo (20') e poi con una punizione di Capacchione indirizzata direttamente in porta ma laddove staziona il portiere ospite che ci mette i pugni per rinviare (24') ma il pallino resta nelle mani ospiti che, pur senza accelerare in profondità, riescono spesso e volentieri a ribaltare l'azione arrivando facilmente al limite dell'area avversaria; qui, su punizione come succede a Renolfi al 31' quando il centrocampista, sulla prima ribattuta della barriera, lascia partire un fendente che, deviato, termina miracolosamente fuori dai pali di un Tornatora impossibilitato ad intervenire, oppure dalla distanza come prova a fare Tuveri al 35', il Briga tiene in apprensione la retroguardia lacuale che sbanda fino a subire la rete del raddoppio quando Rogora, spostato sulla sinistra, arriva a crossare un pallone che tutti bucano davanti a Tornatora ma diventa buono per Asole che, seguita l'azione, arriva a rimorchio sul secondo palo per battere di prima intezione e regalare agli ospiti la rete dello 0-2 con cui si va al riposo.
Reazione a metà Conscio che il problema si sia palesata principalmente al centro del campo, Ragazzoni corre ai ripari rivoluzionando in avvio di ripresa il proprio schieramento con gli inserimenti di Lika, Harka e del giovane Gremi varando una disposizione più ragionata. E l'Arona beneficia del cambiamento perchè il primo quarto d'ora offerto dai lacuali è sicuramente il momento migliore di una squadra che va vicina a riequilibrare la sfida. Al 10' la percussione di Capacchione sulla destra manda in tilt Gnemmi che, all'ingresso dell'area di rigore, stende l'attaccante aronese: Catapano di Torino indica inizialmente il dischetto, poi si accorge dell'assistente di linea con la bandierina alzata e, dopo un veloce consulto, torna sui suoi passi facendo ripartire il gioco con una punizione a favore del Briga a punire l'iniziale posizione di offside dell'aronese. Ma il gol dei padroni di casa è nell'aria e al 12' Giordani sfrutta un buco sulla sinistra per arrivare in posizione di sparo e impiombare Capetta, riaprendo di fatto la partita; sulle ali dell'entusiasmo al 17' l'Arona costruisce l'azione migliore della propria partita, una monovra che inizia dalla destra passando per tanti piedi e che fa a cercare ancora una volta Giordani sul fronte mancino il cui tiro, deviato, per poco non inganna il portiere ospite che rischia ancora al 20' quando Renolfi devia verso la propria porta sfiorando la clamorosa autorete. La gara si infiamma anche a livello nervoso, Rogora e Tornatora per poco non vengono alle mani guadagnando un giallo a testa ma tutto ciò va a discapito dei padroni di casa che perdono la tranquillità concedendo il fianco alle ripartenze della formazione di Zanardi che getta nella mischia Sacco riuscendo a dare una sterzata all'inerzia della sfida che torna a pendere dalle parti del Briga: al 22' un retropassaggio assassino di Harka innesca proprio il nuovo entrato che sfida Tornatora, il portiere in uscita è bravissimo a sporcare la palla all'attaccante avversario ripetendosi sul corner successivo quando è decisivo sulla deviazione sotto misura del neo entrato; al 28' però la vivacità di Usei, altro ingresso in corsa, diventa decisiva perché sul cross del giocatore ospite Gremi interviene inconsapevolmente con una mao per un rigore apparso però inevitabile: dal dischetto Asole prende la mira, spiazza Tornatora e rimette distanza con l'Arona che, nonostante manchi più di un quarto d'ora al termine, manca delle forze nervose per provare a replicare. Ragazzoni inserisce Gessa al 38' ma la gara da ex del centrocampista dura poco più di sei minuti perché una sbracciata per liberarsi da una trattenuta di un avversario viene giudicata eccessiva da Catapano che mostra il rosso al giocatore (43'); è la pietra tombale sull'Arona che si consegna all'oblio e torna negli spogliatoi a leccarsi le ferite lasciando sul campo il Briga a festeggiare la conferma di un primo posto che, quasi a metà percorso, diventa ora qualcosa più di una candidatura per la vittoria finale.
ARONA-BRIGA 1-3
Reti: 12' Rogora (B), 42' Asole (B); 12'st Giordani (A), 28'st Asole rig. (B).
Arona (4-3-3): Tornatora; Margiotta, Pici, Lekstakaj, Fornara (1'st Gremi); Negri (1'st Harka), Romano (1'st Lika), Pessina; Capacchione, Rognone (38'st Gessa), Giordani. A disposizione: Travaglio, Miradoli, Giroldi, Nicolin, Rossi. All. Ragazzoni.
Briga (4-2-3-1): Capetta; Morbin, Bianchi, Sciascia, Gnemmi; Renolfi, Clausi (13'st Balossini); Beltrami (13'st Usei), Tuveri, Asole; Rogora (20'st Sacco). A disposizione: Balzari, Martone, Sardo, Eliseo, Penariol, Cataldo. All. Zanardi.
Arbitro: Catapano di Torino.
Note: Espulso al 43'st Gessa (A) per comportamento non regolamentare. Ammoniti Pessina, Margiotta, Tornatora, Pici, Lika e Harka per l'Arona, Rogora per il Briga.