La festa del Fondotoce passa dalla vittoria con il Borgo Ticino
L'ultimo miglio è spesso il più complicato da percorrere perché è intriso di attesa, pensieri più o meno positivi, paura di non farcela e ansia da prestazione; tutto sembra più grande di quanto realmente è e affiora anche quel pizzico di stanchezza che magari all'interno della stagione era stata riposta in un angolo. Niente di tutto questo però è successo ad un Fondotoce che ha vissuto l'ultimo atto, quello del taglio del nastro, come se fosse la cosa più naturale possibile, vivendo la gara con il Borgo Ticino come un accessorio di una stagione conclusa in maniera trionfale. Non c'è stata partita al "Manfredi", i novaresi al momento sono preda di difficoltà che non gli hanno permesso di reggere all'urto di una squadra in salute e consapevole dei propri mezzi, con la pratica che è stata risolta nel giro di pochi minuti. Perché se spesso il problema più grande di queste sfide è sbloccare lo 0-0, al Fondotoce ce ne sono voluti cinque per cominciare una lunga discesa verso il ritorno in Prima categoria.
Clima disteso Sembra una normale domenica di campionato quella che attende il Fondotoce, anche se è chiaro a tutti che manca veramente solo un passo per coronare il sogno di una stagione. Nell'ambiente verbanese tuttavia si vive il momento senza eccessive ansie, quasi che la sfida con il Borgo Ticino sia una delle tante possibilità che la squadra di Sena sente di avere per chiudere la partita. Un atteggiamento che porta la squadra ad approcciare nel modo giusto ad una gara a cui il Borgo Ticino arriva invece quasi con l'acqua alla gola e la certezza che, in caso di esito negativo, i playoff possano diventare una chimera per i novaresi neo promossi. Sena non si discosta dalla difesa a tre che gli consente di aggiungere la qualità di Tonsi a ridosso delle punte, Preiata e Franzetti; una scelta che pagherà cospicui dividendi e permetterà al Fondotoce di essere propositivo fin dalle prime battute della gara. Dopo pochi secondi infatti è già in ansia la difesa ospite, con Gioria che deve chiudere sul secondo palo per anticipare all'ultimo Boscarino, pronto ad approfittare del cross preciso di Franzetti. Sul corner successivo irrompe Spriano e timbra il palo ad Abazi battuto. Un avvio fiammante che si concretizza al 5' quando un rinvio approssimativo di Cavallazzi serve il pallone sui piedi di Tonsi che prende la mira e spedisce alle spalle del portiere ticinese. Il Borgo Ticino, la cui manovra si basa sul terzetto Mastroianni-Caramella-Louter a sostegno di Bacchetta scelto come unica punta, prova la replica al 9' con Rocca che svetta sulla punizione spiovente di Giachetta chiamando Ferrara alla parata sicura ma di fatto la formazione ospite non riuscirà mai ad uscire dal guscio per creare veri pericoli nell'area neroverde se non provandoci su calcio da fermo, con Scollo che a 28' timbrerà la traversa con una punizione dal limite che sarà il punto più alto raggiunto dai novaresi. Nel mezzo tanto Fondotoce, a cui basta accelerare leggermente per far venire a galla i problemi di una difesa non impermeabile anche perché poco protetta: al 23' Abazi si allunga a mano aperta sul diagonale di Cuttica Lazzaro accompagnato in angolo poi ancora l'ottimo Tonsi in cabina di regia disegna un cross che, leggermente deviato da Tagini, diventa buono per Ferrari che di prima intenzione insacca il raddoppio. E' il 35' e alla gara rimane già poco da dire.
Obiettivo centrato Talarico, che nel primo tempo cerca di correre ai ripari inserendo Vitale a supporto dell'isolato Bacchetta, non trova il bandolo della matassa per scuotere i suoi che anche nella ripresa rimangono preda delle scorribande a corrente alterna del Fondotoce. Ai padroni di casa non serve accorciare i tempi, ma quando i neroverdi decidono di affondare lo fanno con cinica precisione: al 2' Preiata fa le prove del gran gol convergendo dal fronte sinistro ma trova la difesa compatta a chiudere sulla sua conclusione; ci prova allora Tettamanti da fuori area ma la conclusione del centrocampista è sbilenca e da dimenticare. Il Fondotoce in area avversaria fa quasi quello che vuole, al 7' Ferrari fa la sponda per Preiata che svetta ma manda a lato. Poco male per l'attaccante di scuola Baveno che al 13' si regala un assolo palla al piede, con annesso taglio del campo e botta centrale imprendibile per Abazi servendo il tris e chiudendo di fatto la pratica. Ancora Ferrari al 23' cerca la porta con una conclusione che Giachetta sporca concedendo solo angolo poi anche capitan Franzetti prova ad iscrivere il proprio nome nel tabellino con Abazi che non si fa sorprendere dalla traiettoria del tiro sul primo palo (29'). Nel finale il moto d'orgoglio del Borgo Ticino porta i novaresi a cercare la rete della bandiera, prima con un tocco al volo di Antonio Guglielmi su iniziativa apprezzabile di Louter al 38' e poi con una botta di Cavallazzi che chiama Ferrara al volo plastico (41') anche se il finale è ancora di marca verbanese con il neo entrato Genesini che arriva a centimetri dal gol del 4-0. Il triplice fischio di Salerno può dare il là alla festa, il Fondotoce è in Prima categoria come aveva pianificato già dall'estate.
FONDOTOCE-BORGO TICINO 3-0
Reti: 5' Tonsi, 35' Ferrari; 13'st Preiata.
Fondotoce (3-4-1-2): Ferrara; Franchini (31'st Fusé), M. De Luca, Spriano (39'st Valente); Boscarino (21'st Fortina), Tettamanti, Cuttica Lazzaro, Ferrari; Tonsi (39'st Viri), Preiata (34'st Genesini), Franzetti. A disposizione: Lattanzi, Polli, Farina, D. De Luca. All. Sena.
Borgo Ticino (4-2-3-1): Abazi; Cavallazzi, Tagini, Giachetta, Gioria; Scollo (24'st Raso), Rocca (39'st Buratti); Mastroianni (35' Vitale), Caramella (16'st F. Guglielmi), Louter; Bacchetta (34'st A. Guglielmi). A disposizione: Italiano. All. Talarico.
Arbitro: Salerno di Nichelino.
Note: Ammoniti Boscarino per il Fondotoce, F. Guglielmi per il Borgo Ticino. Prima del fischio d'avvio è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Mattia Giani, calciatore dell'Eccellenza toscana deceduto in settimana, e di Roberto Fantone.