Seghezzi mantiene il profilo basso: "Occorre lottare ogni domenica"
Il pareggio non è un risultato da disdegnare in partite come quella del Comunale dove il San Maurizio ha affrontato la Virtus Crusinallo, vera outsider di questo inizio di stagione in Terza categoria, girone del VCO. Non è stata sicuramente una partita dal tasso tecnico elevato quella tra le due squadre che occupavano prima del fischio d’inizio secondo e terzo posto in classifica, soprattutto nei primi 45’, ma al contempo il livello di agonismo e di voglia di vincere dei giocatori in campo ha offerto ai presenti una sfida vera, giocata spesso a centrocampo in modo quasi rugbistico, combattendo per guadagnare qualche metro ad ogni azione. Il tecnico dei cusiani Igor Seghezzi, rimasto al timone della squadra dopo la difficile retrocessione patita ai playout contro il Maggiora della scorsa stagione, analizza ai nostri microfoni la gara: “Dal punto di vista del gioco è stata senza dubbio la nostra peggior partita stagionale - commenta Seghezzi - fino a questo momento abbiamo sempre offerto del buon calcio giocando gare di buon livello. Oggi a calcio non si è giocato, si sono visti solo palloni lunghi e difese che spazzavano con gli attaccanti che lottavano per arrivare sulle seconde palle. Nel primo tempo abbiamo fatto malissimo senza creare occasioni e lo stesso discorso credo che valga anche per gli avversari. Nel secondo tempo siamo riusciti a tirare fuori qualcosa in più, trovando anche il gol in una partita che è comunque rimasta sporchissima. Nel finale l’arbitro ha perso un po’ il controllo e non intendo a favore della Virtus Crusinallo o a favore nostro, anche perché gli episodi nell’arco di un campionato intero a volte ti vanno a favore ed altre contro”.
Nel primo tempo della sfida è parso sbagliato l’approccio del San Maurizio in campo complice un modulo che ha lasciato il solo Colombo, il cui fisico non è sicuramente la miglior qualità, a fare a sportellate con l’intera difesa della Virtus Crusinallo troppo lontano da Travaini e Preti per potersi rendere pericoloso. Mister Seghezzi, orfano dell’infortunato Denicola, ha poi cambiato il disegno tattico nella ripresa rendendo più pericolosa la manovra della sua squadra portando a due il numero di attaccanti in campo: “Sappiamo benissimo che Colombo ha caratteristiche che gli permettono di essere pericoloso quando viene servito sui piedi visto che è un giocatore che utilizza la sua tecnica piuttosto che il fisico per attaccare e nella mia testa l’idea era quella di utilizzare Travaini e Preti schierandoli sulla trequarti in modo che potessero accorciare e attaccare lo spazio che la Virtus Crusinallo poteva lasciare, ma se le azioni non sono mai pulite e i palloni giocabili diventano pochi è chiaro che un ragazzo come Colombo fa fatica. Nel secondo tempo gli ho avvicinato Preti, ma anche lui fisicamente non aggiungeva molto vista la stazza dei loro difensori. L’unica chance era giocare in velocità sui lanci da dietro, difatti quando ho inserito Vaccaro (Renato n.d.r.) siamo riusciti a trovare il gol proprio perché lui ha quelle qualità. Senza Denicola sappiamo benissimo che perdiamo l’unica punta di fisico visto che gli altri sono tutti piccolini”.
Nonostante il pareggio, il San Maurizio rimane ad un solo punto dal primo posto che in questo momento è appannaggio di tre squadre tra cui proprio la Virtus Crusinallo, confermando quanto di buono fatto fino a questo momento dalla formazione di Seghezzi che dispone di un gruppo sostanzialmente invariato rispetto alla scorsa stagione a testimonianza della compattezza e dell’affiatamento di tutte le componenti societarie. Certo è che il gol subito quasi all’ultimo respiro rappresenta un piccolo rammarico, visto anche il modo in cui si è concretizzato, ma per Seghezzi il risultato finale è quello più giusto: “Analizzando a freddo la partita, il pareggio è l’esito corretto per una sfida come questa, nessuna delle due squadre meritava di portare a casa più di così. È stata una partita bruttina dal punto di vista tecnico, ma una bella partita dal punto di vista dell’agonismo, della voglia e della cattiveria. È ovvio comunque che prima di subire il pareggio su rigore avevamo accarezzato l’idea di poterla vincere. Per quanto riguarda la classifica è ancora presto, ma siamo alla sesta partita giocata e non abbiamo ancora perso. All’inizio della stagione si è parlato di sei squadre che sono state costruite per provare a vincere o almeno centrare i playoff a cui io aggiungo anche la Virtus Crusinallo, perché se fai quattro vittorie di fila non le fai mai per caso, facendo salire il conto a sette. Poi ci siamo noi, il che vuol dire che in un campionato da dodici squadre sarà dura per tutti fare punti, infatti ogni domenica c’è qualche sorpresa. C’è da rimanere attaccati al treno giusto facendo più punti possibile senza parlare di obiettivi”.