Il giudizio di Sacchi è netto, il Romagnano deve ritrovare la fame - I AM CALCIO NOVARA

Il giudizio di Sacchi è netto, il Romagnano deve ritrovare la fame

Fabio Sacchi, tecnico del Romagnano
Fabio Sacchi, tecnico del Romagnano
NovaraPrima Categoria Girone A

E' un momento molto complicato quello che sta vivendo il Romagnano, reduce dai gol a pioggia presi in casa della capolista Feriolo ma anche da tre sconfitte consecutive - con quindici reti al passivo in totale - che hanno fatto precipitare la squadra di Fabio Sacchi in piena zona pericolo. Anche al "Galli" il gol preso dopo pochi minuti ha complicato i piani dei granata che non hanno saputo imprimere la sterzata ad una gara da cui la compagine sesiana è stata completamente estromessa: "Sono tre partite che alla prima difficoltà, ossia il primo gol preso, usciamo praticamente dal campo e non riesco a capire quale possa essere il problema. Sembra quasi diventata una questione di stato, che subire un gol faccia crollare il mondo e non dev'essere così perché ad esempio giovedì, nella partita di Coppa, pur non contando nulla e quindi con la testa libera siamo riusciti a fare risultato. Io credo che sia più una questione di testa, purtroppo al giorno d'oggi ci si concentra forse un po' troppo sull'aspetto tattico e di campo e ci si dimentica di lavorare sulla testa dei ragazzi e credo che questo sia proprio ciò di cui ha bisogno la squadra, perché è una squadra giovane e con alcuni elementi alla prima esperienza con una prima squadra. Lavorare con i giovani è bellissimo però in alcuni frangenti il fattore mentale può contare tanto".

Sorprendono, ovviamente in maniera negativa, i tanti gol subiti da una squadra che in passato ha fatto dell'attenzione a livello difensivo uno dei suoi tratti caratteristici. Anche con il Feriolo la squadra non ha saputo arginare - pur avendone ben preso coscienza - lo strapotere mostrato dagli avversari in zona gol finendo con un passivo umiliante: "Ho rivisto un po' la partita di Varzo perché abbiamo affrontato due squadre eccellenti ma senza metterci la giusta cattiveria. Anche da queste partite qua si può sempre tirare fuori qualcosa di positivo a livello di gruppo, a livello di squadra, la capacità di non prendere più gol del necessario aiutandosi anche nei momenti difficili, tenendo duro... E invece noi molliamo le braghe troppo velocemente, con il Feriolo preso il secondo gol non c'è stato più Romagnano in campo, l'atteggiamento è stato remissivo, non c'è stata reazione e una squadra che si deve salvare per quanto mi riguarda dovrebbe mangiare anche l'erba del sintetico".

C'è stato un momento della stagione, soprattutto in avvio con le prime gare di Coppa, in cui sembrava che quest'anno il Romagnano si fosse attrezzato anche per qualcosa di più di una sofferta salvezza. Sensazioni che sono svanite strada facendo e che ci hanno riconsegnato una squadra con il morale sotto i tacchi che dovrà darsi una scossa per evitare di vivere un campionato molto più difficoltoso di quanto preventivato: "Nella mia testa, fin da agosto, è sempre stato presente e ben chiaro il concetto di voler lottare fino all'ultima goccia di sudore e probabilmente le prime partite, un po' per l'assestamento delle squadre e un po' per l'entusiasmo che ci ha accompagnato nelle prime settimane, quando siamo riusciti a fare sette punti nelle prime cinque gare ci avevano portato su una strada che non era la nostra e a coltivare delle illusioni che poi altre partite hanno provveduto a spegnere in maniera netta. Dobbiamo ritrovare un po' di forza mentale che è quella che ti può tirar fuori da queste situazioni perché giochiamo tutti la Prima categoria e se è vero che squadre come il Feriolo hanno costruito e investito per arrivare in alto in classifica, dai giocatori del Romagnano io mi aspetto un po' più di fame, un po' più di gruppo e un po' più di attaccamento alla maglia che non ho visto e che mi rammarica molto".

Carmine Calabrese

Prima Categoria Girone A

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