Arona di misura sul Piedimulera, è sorpasso in classifica - I AM CALCIO NOVARA

Arona di misura sul Piedimulera, è sorpasso in classifica

Prestazione di livello per Euglend Gjoka
Prestazione di livello per Euglend Gjoka
NovaraPromozione Girone A

Il risultato sul terreno di gioco rende poca giustizia ad una gara che l'Arona ha gestito da squadra scafata, andando subito in vantaggio alla prima occasione concessa dall'avversaria e sfruttando i peccati di gioventù che il Piedimulera, orfana di alcuni dei suoi giocatori di maggior esperienza come Catuogno e Fernandez, ha palesato in maniera quasi preoccupante. E' però vero che se un appunto può essere fatto ai lacuali è stato quello di mostrare poca determinazione nel cercare di chiudere prima la gara, rischiando nel finale di rovinare quanto di buono fatto per più di 80 minuti e difeso da Cavadini con una prestazione ben oltre la sufficienza. 

Passaggi a vuoto Non ha problemi di formazione Cesare Rampi che può gestire nel migliore dei modi una rosa che sta dando a tutto l'ambiente lacuale grandi soddisfazioni. L'unico inserimento a sorpresa è quello di Nicolò Cavadini in porta che fa sedere in panchina Falconelli, ma che si dimostrerà una delle chiavi del successo aronese. Per contro, è in difficoltà Tabozzi che si presenta al "Comunale" di Mercurago privo di Catuogno, Fernandez e Cardani, con un undici dal tasso di esperienza ai minimi termini e una panchina zeppa di giovanissimi. E l'inesperienza gli ossolani la pagano subito, perché dopo soli 8 minuti l'Arona è già in vantaggio sfruttando una delle tante amnesie della catena di sinistra dello schieramento gialloblù: basta un lancio dalle retrovie di Romano per mandare in difficoltà Davide Cugliandro che si fa bruciare sul tempo da Vergadoro sul cui diagonale nemmeno l'ottimo Barantani può metterci una pezza. Il gol colpisce nell'amor proprio gli ospiti che faticano a ricompattarsi lasciando il comando delle operazioni all'Arona che però non affonda il colpo, limitandosi ad una battuta dal limite di N'Tiri su appoggio di Vergadoro al 22' che non inquadra lo specchio ossolano. Il massimo sforzo il Piedimulera lo produce intorno alla mezz'ora, quando i giocatori gialloblù più volte chiamano in causa Cavadini: al 27' il rasoterra su punizione di Progni è insidioso, ma nessuno arriva a piazzare la zampata che spinga il pallone in porta, un minuto dopo Pettinaroli si fionda su un calcio d'angolo battuto troppo sul portiere, insacca ma travolge anche Cavadini che si era impadronito della sfera e per questo il gol non viene convalidato. Al 30' Romano si ritrova tra i piedi la palla in piena area per battere a rete, ma trova l'opposizione di Cavadini in uscita. Il portiere di casa al 32' si accartoccia sulla battuta da fuori area dello stesso attaccante ospite. Al 37' Lipari cerca di diminuire la pressione ossolana con un tiro velleitario da trenta metri che non fa paura a Barantani che prova un brivido al 42', quando Vergadoro, fatto a spallate con Frascoia, cerca un pallonetto che supera il portiere, ma termina fuori dai pali. Ci prova anche Tinaglia al 44' con un tiro che, lasciato rimbalzare il pallone, viene colpito fin troppo bene perdendosi poco oltre la traversa di Barantani. Ma l'occasione migliore capita a Romano in pieno recupero, quando con una girata fulminea sembra portare il Piedimulera al riposo sull'1-1; tuttavia bisogna ancora fare i conti con Cavadini che ci mette il piede d'istinto per sventare l'occasione avversaria e conservare il minimo vantaggio.

Forcing finale La ripresa dilata le distanze tra le due formazioni: se nel primo tempo il Piedimulera le aveva tentate tutte per riportare il risultato in equilibrio ed era andato ad un passo dal riuscirci, al rientro dagli spogliatoi, complice anche un naturale calo fisico nei giocatori ossolani di maggior spessore, è l'Arona a mancare più volte il colpo del k.o. fino a rischiare sul forcing finale portato dalla squadra di Tabozzi. Al 9' Barantani si supera neutralizzando con un colpo di reni la zuccata potente di Gjoka, all'11' Vergadoro crea il vuoto, ma a tu per tu con il portiere ossolano apre troppo il piattone con il pallone che si perde sul fondo oltre il palo della porta avversaria. Al 13' ancora Barantani protagonista uscendo con tempismo sull'incursione in campo aperto di Tinaglia per respingere con i piedi sulla trequarti. Il Piedimulera della prima mezz'ora è tutto in uno spunto di Romano (20') che conquista bene lo spazio per il tiro che però è da dimenticare. Sul fronte opposto Lipari saggia i riflessi dell'ex compagno ai tempi dello Stresa con una conclusione velenosa che rimbalza pochi centimetri davanti a Barantani costringendo il portiere a rifugiarsi in angolo. Al 34' Moretti arriva a rimorchio su una palla uscita dall'area a seguita della battuta di un angolo, ha tempo di prendere la mira, ma spedisce alle stelle. Per l'Arona gli ultimi botti sono firmati Mainini, con una bella punizione che però difetta in potenza (38'), e Vergadoro che gira un corner in porta di prima intenzione creando solo brividi alla tifoseria ospite che si riscalda nel finale. Al 41' Progni ha sui piedi un rigore in movimento, ma da posizione molto più che invitante calcia sul fondo, lo stesso ex Verbania due minuti dopo timbra il montante con la palla che sbatte sulle mani di Cavadini al rientro in campo prima di uscire sul fondo. 

ARONA-PIEDIMULERA 1-0

Rete: 8' Vergadoro.

Arona (4-2-3-1): Cavadini; Bergantin, Soit, Romano, F. De Giorgi; Mainini, Gjoka; Tinaglia, N'Tiri, Lipari; Vergadoro. A disposizione: Falconelli, Notte, Pelosi, D. De Giorgi, Bonetti, Murabito, Girardi. All.: Rampi.

Piedimulera (4-4-2): Barantani; Mammucci, Frascoia, Bainotti, D. Cugliandro; Ambrosiani, Pettinaroli (39'st M. Cugliandro), Moretti, Falcioni (18'st Cautiero); Romano, Progni. A disposizione: Losio, Sefa, Galdiero, Franceschinel, Magni. All.: Tabozzi.

Arbitro: Bortolussi di Nichelino.

Note: ammoniti Gjoka per l'Arona, Ambrosiani, Mammucci e Bainotti per il Piedimulera.

ARONA

Cavadini 7: Tra i protagonisti assoluti della partita. Si erge a baluardo insuperabile esaltandosi soprattutto quando gli avversari calciano dall'interno dell'area di rigore.

Bergantin 6: Controlla in maniera efficace i rari pericoli portati dal Piedimulera nella sua zona, con i gialloblù che preferiscono partire dalla sponda opposta.

F. De Giorgi 6: Si dedica in maniera diligente a presidiare una fascia molto battuta dagli avversari, senza avventurarsi in zone che oggi non gli competono.

Gjoka 6,5: Prende per mano la squadra con sagacia, gestendo un pallone che quando è tra i suoi piedi diventa difficile da portare via.

Romano 6: Lascia qualche occasione di troppo agli avanti del Piedimulera che, per fortuna dei lacuali, sono poco ispirati e si trovano davanti un Cavadini in grande spolvero.

Soit 6: In difficoltà nel breve e quando c'è da far ripartire l'azione, se la cava nel complesso senza pericoli di sorta.

Tinaglia 6: Più attento a rispettare le consegne che a guadagnare campo davanti a sé, non disdegna però di buttarsi negli spazi e di arrivare al tiro in maniera pericolosa.

Mainini 6: Gioca in una sorta di "confort zone" in cui gli riesce tutto e bene, senza cercare spunti che possano cambiare il ritmo dei lacuali.

Vergadoro 7: Oltre al gol c'è di più, se è vero come è vero che si produce in un lavoro dispendioso su tutto l'arco dell'attacco che dà i suoi frutti al momento di incassare.

Lipari 6: Resta quasi sempre lontano dal cuore pulsante della partita illuminando di tanto in tanto il match con spunti che brillano di luce propria.

N'Tiri 6: Impiegato un passo indietro rispetto alla linea dell'attacco per favorirne gli inserimenti, arriva poche volte alla conclusione finendo per essere quasi un di più.

PIEDIMULERA

Barantani 6,5: Se il Piedimulera sta in piedi fino all'ultimo, oltre che alla scarsa cattiveria dell'attacco ospite, lo deve a qualche intervento provvidenziale del proprio portiere.

Mammucci 6: Si propone meno di quanto forse avrebbe potuto, anche se il sodalizio con Ambrosiani è tra le cose migliori messe in campo dagli ossolani.

D. Cugliandro 5: Comincia male lasciando strada all'esuberanza fisica di Vergadoro, sbagliando molto sia nei tempi della giocata che nei movimenti.

Moretti 5,5: Si muove bene sulla mediana, ma dimostra di avere ancora poco peso specifico se messo a confronti con avversari più esperti che ne limitano l'apporto.

Frascoia 5,5: Arretrato per necessità, cerca con il senso della posizione di ovviare alla naturale mancanza di familiarità con il ruolo, trovando in Vergadoro un osso duro che ne mette a nudo i limiti.

Bainotti 6: Ha l'accortezza di fare sempre un passo indietro quando si vede in ritardo, cercando (complessivamente riuscendoci) di non farsi mai tagliare fuori dai movimenti delle punte aronesi.

Ambrosiani 6: Si spende con grande dedizione nel cercare di creare spiragli che gli attaccanti sfruttano in maniera solo parziale.

Pettinaroli 5,5: Si perde nelle pieghe di una gara in cui mette grande fisicità ma poca concretezza nella giocata.

- 39'st M. Cugliandro s.v.

Progni 5: Ha suoi piedi nel finale le occasioni migliori per rendere meno amara la domenica del Piedimulera, ma le sciupa.

Romano 5,5: Si muove molto, crea pericoli a ripetizione, ma alla resa dei conti non punge quando c'è bisogno di farlo, sbagliando troppo in una gara importante, anche se non solo per suoi demeriti.

Falcioni 5: Non spinge e copre il minimo indispensabile pur abbassandosi troppo, con l'unico risultato di tenere gli avversari sempre troppo vicini alla propria area.

-18'st Cautiero 6: Non riesce ad invertire il trend di una gara comunque negativa, ma quanto meno riesce a tenere più alto il proprio fronte.

Carmine Calabrese